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BEGOTTEN regia di E. Elias Merhige

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julian     7 / 10  04/03/2010 22:16:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Insostenibile parodia della sofferenza umana, dell'agonia e del tormento, a metà strada tra lo storico Cane Andaluso di Bunuel e Dalì che ha fatto scuola e il più recente Eraserhead di Lynch, con toni però molto più enfatizzati.
Un incubo ad occhi aperti, anche per lo spettatore che, dico sul serio, arriva a fatica alla fine; era naturalmente un effetto voluto da Mehrige, forse intenzionato a farlo immedesimare con il "protagonista" e a fargli provare, almeno in parte, il suo supplizio.
Se è impossibile azzardare una lettura durante la visione del film, l'aiuto finale dei titoli di coda restringe certamente il campo d'indagine: io lo vedo come una particolare rappresentazione della passione di Crist.o.
Le scene ripetute alla nausea, gli attori muti, deformi e capaci solo di rantoli e gesti spasmodici, la composizione musicale di Evan Albam fatta di suoni raccapriccianti e la fotografia espressionista sono gli ingredienti per uno dei più ardui film weird credo di sempre. Un'autentica tortura, invotabile.
7 di stima.