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COME RUBARE UN MILIONE DI DOLLARI E VIVERE FELICI regia di William Wyler

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hghgg     7½ / 10  22/05/2013 16:41:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quando Wyler prende la strada della commedia è sempre una garanzia di ottimi risultati (al contrario di quando ha diretto film insopportabili, affetti da insanabile gigantismo soffocante e pieni di difetti come Ben Hur), quando poi dirige la Hepburn il risultato è ancora più di garantita qualità. Alla terza collaborazione con questa straordinaria attrice (su cui mi esporrò limitatamente o ne uscirebbero panegirici stracolmi di lodi stucchevoli e infinite lunghi quando 34 ponti di Brooklyn uno dopo l'altro), dopo averla lanciata in Vacanze Romane (William non ti ringrazieremo mai abbastanza) e averla nuovamente diretta nel drammatico e coraggioso The Children's Hour (1961) ecco la coppia Hepburn/Wyler riformata cinque anni dopo per questa brillante e disimpegnata commedia che pur non rappresentando l'apice ne del regista ne dell'attrice, è di sicuro un buonissimo divertissement. Troviamo qui la Hepburn in una delle sue interpretazioni più spensierate e ironiche (anche auto-ironiche, si pensi alla citazione di Givenchy, storico autore di quasi tutti gli abiti da lei indossati nei film e suo grande amico), perfetta anche quando indossa la veste più burlesca da "commedia" (eccellente tanto quanto nei ruoli più drammatici o più stratificati) forte di un'espressività enorme, con non molti eguali nella storia del cinema. Si diverte e ci diverte diretta con classe da Wyler. Attrice straordinaria tra le più grandi di sempre. Ma al suo fianco si fanno notare le interpretazioni tutte buone degli altri attori, dalla controparte maschile Peter O'Toole in gran forma, ad uno spassosissimo Eli Wallach (che contemporaneamente si destreggiava nel selvaggio West al fianco di un biondo con due sole espressioni e un Lee Van Cleef estremamente figlio di buona donna, tra uniformi blu e grigie), passando per Hugh Griffith, altrettanto esilarante e altro fedele di Wyler. In definitiva, bella commedia, di gran classe. Personalmente preferisco questo lato di Wylder che quello titanico ma vuoto del bluff Ben Hur.