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QUATTRO PAZZI IN LIBERTA' regia di Howard Zieff

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_Hollow_     9 / 10  10/02/2014 01:52:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Son felice che su filmscoop "The Dream Team" (di gran lunga preferibile al titolo italiano) abbia una media simile, veramente veritiera, onesta e meritata dal film in questione. Adoro questo sito per questo movito.

Tutto vero quanto scritto prima di me e condivido tutto in toto.
Io l'ho voluto vedere solo per Peter Boyle (R.I.P.) perché è un attore che adoro soprattutto in parti comiche, e il fatto che comunque l'intero cast sia favoloso è solo stato un incentivo.

Aggiungo solo (visto che non è stato fatto troppo notare anche se qualcuno ha ricordato anche questo) che The Dream Team ad un occhio attento fa anche molto più del semplice compitino, anzi nasconde alla perfezione una marea di temi intelligenti: mette in mostra la "pazzia" della vita e della gente normale, il continuo discredito verso i 4 a cui quasi nessuno vuole credere e quindi la quasi impossibilità per cause esterne e non per loro colpa di uscire dalla loro condizione di pazzi, l'elogio alle relazioni vere basate su puro sentimento senza calcolo (la famiglia che aspetta Lloyd, la ragazza di Keaton che molla il milionario in modo epico: "dimenticatelo Riley, quell'uomo è pazzo!" "Almeno non è uno *******."), una critica alla reclusione nelle case di cura e all'uso quotidiano di farmaci come la Torazina, che inebetiscono e rendono un vegetale anche chi non lo è (v. i 2 psichiatri ******* sul finale), critica la religiosità quasi malata di certe persone (che infatti fino al suo denudarsi scambiano il folle Boyle per uno di loro e lo applaudono) ... e si potrebbe andare avanti all'infinito.

Tutto questo senza contare l'episodio di metacinematografia iniziale, con la visione e la citazione di "Furore" di John Ford (guardato poi da chi di "furore" c'è malato).

Non do il massimo dei voti non so perché, forse per quelle musichette anni 80' e la regia comunque banalissima (e adattissima ad una commedia simile comunque).
Comunque sul tema o atmosfera lo metto lì con "Risvegli" e "Qualcuno volò sul nido del cuculo" ... nella sua immensa semplicità alla fine riesce a diffondere non solo il messaggio di R. P. McMurphy (Lloyd stava pure lì in una parte quasi opposta) ma, come detto, anche una vagonata di altri pensieri.

In più fa ridere e i 4 sono tutti eccezionali (un vero Dream Team, che alla fine torna "a casa" in modo opposto che all'andata, non dovendo più fingere di essere normali canticchiando ma dialogando "normalmente", perché la sanità mentale è dietro l'angolo ), più di così non si può pretendere.