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I RACCONTI DELLA CRIPTA - IL CAVALIERE DEL MALE regia di Ernest Dickerson

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Freddy Krueger     7 / 10  19/11/2020 12:20:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non avevo mai visto nessun "racconto della Cripta" finora, e finalmente su invito del mio amico Gabe 182 ne ho visto almeno uno; Il Cavaliere del Male che tra l'altro è un cult e uno dei più apprezzati film dello zio Tibia.
Come prima cosa devo dire che mi è piaciuto tantissimo il prologo, addirittura migliore dell'intero film: noi spettatori entriamo in una casa abbandonata e, come se fossimo su un trenino fantasma, facciamo visita ad una villona gotica, suggestiva e ben allestita con gusto orrorifico, poi appare all'improvviso Tibia che spunta da una bara. Ci racconta quindi il prologo, come se fosse un "assaggio", un antipasto horror: una donna scioglie un uomo nell'acido, ma quest'uomo si rialza, e posseduto da qualcosa di maligno sembra decisamente intenzionato a vendicarsi.
A me è piaciuto molto questo modo di presentare i "Racconti della Cripta": capiamo che abbiamo davanti un horror dal gusto molto splatter e grottesco.
Poi parte il film vero e proprio, un racconto che parla del risveglio di identità demoniache capitanate dal Collezionista, un uomo-demone alla ricerca della Chiave, il sangue che a tutti gli effetti è il Sacro Graal.
Questo racconto è carino, non speciale, ma ha una buona dose di suspense e gore. Ha il pregio di rappresentare benissimo i personaggi e di essere tracciati molto bene dagli attori: abbiamo un Billy Zane in gamba, la brava Pounder dall'umorismo nero che interpreta la gestitrice del motel e una bella e in parte Jada Pinkett (moglie di Will Smith e madre di Jaden Smith).
Ma colui che alza il livello del film è senza dubbio Todd Masters, il creatore dei trucchi e degli tx: LE, lavoro eccezionale, nulla da invidare a Tom Savini tanto per citarne uno. Inoltre trovo che sia stato fatto un ottimo lavoro anche sul sonoro e sulle musiche.
Come epilogo torna lo zio Tibia che mette in scena una battuta, non vi spoilero nulla ma fa abbastanza sorridere (soprattutto se visto in inglese).
Insomma, per concludere dico che era ora che vedessi questo cult, anche se forse preferisco i Creepshow.