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KAPO' regia di Gillo Pontecorvo

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Terry Malloy     9 / 10  26/04/2007 16:31:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
nel cinema di Gillo Pontecorvo (uno dei migliori registi italiani) vi è presente un'enorme contraddizione: se si analizzano tre film quali Queimada, La Battaglia di Algeri e Kapò si nota che i protagonisti, o i co-protagonisti rivelano avere un'ambiguità, una contraddizione dalla difficile comprensione. la risposta è semplice, infatti avendo Gillo fatto solo film politici o storici non si può nel narrare guerre, sterminii, prese di potere, che trovare una grande contraddizione di fondo: il potere.
Marlon Brando in Queimada aveva avuto una grande influenza su Josè Dolores e tutto il potere derivante era sostanzialmente suo nonostante l'indole selvaggia dell'africano. Mathiew ad Algeri aveva il potere di fare qualsiasi cosa sulla Casba, mentre Edith essendo kapò poteva spadroneggiare sulle sue compagne a suo piacimento.
L'utilizzo del potere nei film di Pontecorvo è sempre legato a una logica ferrea utilitaristica che rende assai arduo il discernimento fra Giusto e Sbagliato. guardiamo a Kapò: per sopravvivere nei lager uno cosa è disposto a fare? nel suo caso CHI NON L'AVREBBE FATTO? la sceneggiatura (sempre del regista) è disseminata di dialoghi sull'Opportunismo, sull'Egoismo. cito La Battaglia di Algeri "non le sembra meschino mettere le bombe nei cesti delle vostre mogli?" risposta "i nostri cesti non sono molto diversi dai vostri elicotteri, dateci gli elicotteri e noi vi daremo i cesti", anche in kapò l'Uomo per Pontecorvo è un essere chiuso in se stesso, perso nell'egoismo della sopravvivenza in un mondo votato allo sterminio dell'etica e della giustizia. il cinema di Pontecorvo è un nero, cupo sguardo sul dualismo fra Giusto e Sbagliato nel percorso socio-politico della Storia.