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KANSAS CITY regia di Robert Altman

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Invia una mail all'autore del commento wega     8 / 10  28/09/2008 13:05:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Be' io sono sempre succube al fascino delle fotografie anni '30. Non un capolavoro, da Altman ci si aspetta sempre una critica che metta il pepe al ****, invece oltre ad una foto dell' epoca -probabilmente sottesa da una personale percezione storica del regista, vedi il jazz come protagonista del cast- oltre ad uno spaccato d' America durante il proibizionismo, tanto non va.
Commedia drammatica con venature gangster, che propone comunque al pubblico gli schemi convenzionali con qualche variante: è la donna ad assumersi le vesti eroiche nei confronti dell' uomo e sono i neri a farla da padrone. Personalmente non avevo mai visto un' organizzazione di gangster di persone di colore. Esce un particolare rapporto tra vittima e "carnefice", un rapporto quasi di fiducia, la moglie del politico sarebbe potuta scappare in tante occasioni ma non lo farà mai; ed il finale nasconde tutta l' ambiguità della morale dell' essere umano. L' otto lo raggiunge la fotografia, molto bella.