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KANSAS CITY regia di Robert Altman

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Terry Malloy     7½ / 10  02/03/2008 14:34:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sorrido al pensiero di questo minuscolo gioiello nella carriera di Altman.
Sorrido poiché ne conservo un bel ricordo, dato da quell’attrice meravigliosa che è Jennifer Jason Leigh e quel personaggio umano e grottesco che possiamo accomunare benissimo a tanti altri dei film del regista.
Significativo il particolare dei denti marci di lei nonché dell’interesse anatomico che permea l’intera pellicola (il fegato per esempio). Un’abilità notevole quella del grottesco come metafora e proposta di risoluzione di una società che è ostentazione inconsapevole di marciume patinato.
Jazz come risposta al razzismo, rivendicazione che strumentalizza la Musica, l’arte delle Muse che in Altman assume sempre un aspetto sacrale prontamente corrotto dall’egocentrismo dei personaggi.
Ed ecco uscirne un romanzetto semplice, ma dignitoso soprattutto per il finale straordinario.