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TRE DONNE regia di Robert Altman

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Invia una mail all'autore del commento kowalsky     8½ / 10  19/01/2007 00:58:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Altman e la psicanalisi: con questo film (e 10 anni prima di "terapia di gruppo") si chiude una sorta di trilogia che comprendeva già "quel freddo giorno nel parco" (che non ho mai visto) e il curioso "Images".
Come in "Images" è inopportuno a mio avviso inserire "tre donne" in un genere specifico, in una tematica: non è un film sulla psicanalisi, non è un film sul femminismo, non è un melodramma, ma qualcosa che unisce tutte questo in maniera quasi astratta, o simbolica.

E' soprattutto un film sulla "mancanza" o, come disse lo stesso A., sulla "rimozione di un duplice omicidio consumato sui figli e sui padri" ovviamente tutto questo viene emblemizzato dalla visione stessa del film-

"tre donne" è a mio avviso uno dei punti piu' alti di Altman, e uno dei suoi film piu' struggenti e complessi: un'opera che diventa metafora di assenza della storia e, come nel finale, bisogno impellente di colmare il vuoto attraverso un'organizzazione post-familiare.

E' anche un bellissimo film sulla complicità della solitudine, a cui le tre protagoniste rispondono ognuna con le proprie ragioni mentali: l'inquieta e fragile Pinky, la sognatrice Millie, e l'afasica Willie, l'unica donna sposata, che colma il suo silenzio attraverso una serie di inquietanti dipinti di stampo Junghiano (il tema dominante è il potere e la prevaricazione maschile).

La regia di Altman, al di là di qualche referente simbolico di troppo (un'errore contestabile già a "images") sfocia in allucinati momenti visionari degni dell'ultimo Lynch, l'ambientazione nitida e al tempo stesso torbida con la piscina dove l'acqua si plasma nel suo vago movimento ricorda proprio Shyamalan e il suo controverso "lady in the water".

Ma sono parametri che scopriamo oggi, che colgo solo ora che rivedo questo film dopo molti anni: ancora mi sfuggivano certe analogie e parallelismi... mi chiedevo perchè Pinky, in ospedale, non riconosce i genitori, e mi affidavo inconscientemente al tentativo psicanalitico di raffigurare i bonari padre e madre come il prototipo di un'incubo che non c'è

Cio' che è irrisolto, è il nostro atteggiamento verso questo film quando tentiamo inutilmente di catalogarlo: sarebbe superfluo e limitativo.

Cio' che il film esprime, oltretutto, è quella sorta di complicità effettiva, dopo i tradimenti gli inganni e (forse) l'omicidio, per cui il cinema di Altman dà vita a una sorta di continuità corriva.

"Tre donne" non è un film facile e immediato, ma colpisce per la sua minuziosità temporale: e ho l'impressione che in un certo modo abbia segnato una sorta di negazione divistica e personale di Altman con il cinema "tradizionale".


(spoiler)




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