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RAMPO NOIR regia di Akio Jissoji, Atsushi Kaneko, Hisayasu Sato, Suguru Takeuchi

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quadruplo     8 / 10  23/01/2008 12:29:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Edogawa Ranpo è lo pseudonimo di uno scrittore giapponese di racconti gialli e horror, vissuto nella prima metà del secolo scorso.
Il suono della pronuncia del suo nome ricorda chiaramente il più famoso (almeno in occidente) Edgar Allan Poe, autore che ha influenzato Ranpo in maniera determinante per le sue opere.

Molti cineasti giapponesi hanno preso spunto dalle sue opere per i propri film: tra questi, Tsukamoto ha dichiarato nella propria biografia di leggere e assistere alle opere teatrali di Ranpo sin da bambino (questo spiega molte cose sul buon Shinya...).
Questo film è la trasposizione di quattro racconti (in realtà ne sono sviluppati tre, uno è molto breve) dello scrittore nipponico, affidate ad altrettanti registi, ognuno con un proprio stile distinguibile dagli altri.
Per chi è appassionato di cinema orientale, i protagonisti che si alternano nelle varie storie sono volti spesso già visti:oltre al famoso Asano, si nota la presenza di Ryuhei Matsuda, già presente nel meraviglioso "juvenile..." di Miike.

La prima storia (oltre al breve ma intenso corto iniziale) ricorda molto lo stile classico dei racconti giallo-horror di Poe, con una soluzione a metà tra realtà e arcano. La seconda vira decisamente sul weird (ottima) ,la terza è l'apoteosi: disturbante, divertente, surreale con un Asano strepitoso.

In conclusione, il film merita sicuramente di essere visto dagli appassionati del genere: il voto finale è una media delle tre storie , con una prima un pò più debole e una terza fantastica.