Terry Malloy 6 / 10 31/08/2012 00:06:15 » Rispondi Non ho mai capito e mai capirò il fascino che la storia di Faust ha esercitato nei secoli sulla cultura occidentale. Da Milton a Goethe fino a Sokurov non so perché la banale e stucchevole storiella del vendere l'anima al diavolo abbia interessato così tanto gli artisti. E Svankmajer, il cui più grande difetto è essere un europeo, non si sottrae al problema di rappresentare una storia che ha dalla sua l'essere universale. Svankmajer adora le storie universali. Mi aspettavo che questo film non fosse entusiasmante, Faust richiama sempre il concetto di "noia profonda", non si ha mai troppa voglia di guardare o leggere un rifacimento di tale opera filosofica. Dalla sua il film di Svankmajer ha un grande inizio e uno strepitoso finale. Ma per il resto l'ho trovato verboso e inseguibile, troppo ostico per i miei gusti. Il cinema non può essere solo noia. Meno pesante di Alice, ma non per questo un grande film. Il praghese ha fatto molto di meglio.