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PULP FICTION regia di Quentin Tarantino

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Filman     10 / 10  12/05/2018 15:18:32Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
L'essere universalmente riconosciuto come tale rende PULP FICTION qualcosa di più di un semplice capolavoro, nel senso che non rappresenta più soltanto un film bravo ed intuitivo nel riscrivere alcuni canoni ma si parla eccezionalmente di un film destinato ad influenzare la storia. Dove il post-moderno impone l'assenza di grandi narrazioni, è proprio la narrazione a prendere in mano lo spettacolo trovando un'alternativa totale alla figura del criminale, privo di filtri cinematografici che lo rendano elegantemente professionale, artificiosamente eroico oppure umanamente fragile, e travolgendo di epicità fatti e personaggi che di straordinario, alla base, non hanno proprio nulla. Vogliono così diventare aneddoti memorabili e ricchi di pathos delle frasi uscite di bocca in scioltezza e prive di contesto, così come vogliono diventare figure leggendarie degli uomini difettosi, artefici di gesta ed imprese che sono solo casuali disavventure, estremamente vicine al concetto filosofico novecentesco di "evento", altro emblema del neonoir. Coerentemente, quest'epica della non-epica si rifiuta d'essere una serie di vicende pazzesche raccolte in una manciata di ore e si diverte ad uccidere ogni logica temporale come nessuno mai nella storia della settima arte, omicidio motivato dalla potenza ulteriore che gli episodi hanno se slegati l'uno dall'altro, da aggiungere alla potentissima scrittura di Quentin Tarantino conciliante la violenza con l'ironia ma soprattutto capace di usare atteggiamenti estetici o verbali grezzi e fatiscenti per arrivare al grande Cinema con la C maiuscola.