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CURE regia di Kiyoshi Kurosawa

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phemt     8 / 10  19/03/2007 10:17:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Horror/thriller/dramma di alto livello a basso budget a cura di Kurosawa… Eccellente la prova del regista che, con stile e rigore, ci regala una messa in scena notevole ed un’atmosfera inquietante ed angosciante… Essenzialmente Kurosawa non voleva fare un horror, ma è indubbio che lo spettatore, per buona parte della durata del film, rimanga in uno stato di tensione, quasi aspettando quella botta di volume che lo liberi da questa tensione, botta di volume che non arriverà… Cure è un film che parte lento e finisce lento tutto diretto con uno stile davvero ragguardevole, pieno di pianosequenza notevoli… Kurosawa riesce ad “ipnotizzare” lo spettatore (così come succede nel film), a rapirlo e a portarlo con se in questa storia al limite del weird… Non solo, infarcisce il film di spunti molto profondi (il viaggio nell’animo umano, una certo tipo di critica socio-politica, la presentazione dei personaggi, tutti con i loro drammi personali, e così via), ma non tutti gli spunti sembrano colpire nel segno e nella giusta maniera… Il personaggio principale è Mamiya un uomo senza passato, senza memoria, senza una casa, un essere vuoto che fa da specchio dell’anima per le persone che incontra… E’ allo stesso tempo il “salvatore” e colui che condanna i personaggi che incontra, ma nel contempo li libera da ogni preconcetto e da ogni etichetta…
Nel complesso un thriller psicologico metaforico e allegorico, poco lineare ma affascinante, in cui sono mischiati tanti spunti: l’allontanamento da noi stessi, appunto un personaggio che ci fa da specchio, la nostra cattiveria umana che viene tirata fuori da questo personaggio ed esplode, la nostra vera essenza che finalmente si mostra, la perdita (o forse il ritrovamento?) di noi stessi e Kurosawa compie tutto ciò a partire da una storia molto “comune” che sulla carta sembra aver davvero poco di innovativo da dire…
Il problema del film sta nel finale: Kurosawa forse esagera un po’ troppo, spiega poco o nulla (perlomeno nei dettagli), lascia fin troppo spazio alle interpretazioni personali, ed è normale che lo spettatore possa sentirsi frustrato o confuso dopo la visione del film; fino all’ultimo ci si aspetta una spiegazione dettagliata, spiegazione dettagliata che, come la botta di volume, non arriverà… Comunque un film davvero da vedere, anche perché registicamente parlando Kurosawa fa un lavoro davvero eccellente…