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MABOROSI regia di Hirokazu Koreeda

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Tumassa84     7½ / 10  01/05/2012 02:15:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Perchè ti sei ucciso?". La domanda che assilla la protagonista di Maboroshi è la stessa che si pone Tsukamoto in Bullet Ballet, con la differenza fondamentale che mentre nel secondo caso il suicidio della fidanzata era dovuto alla solitudine e alla freddezza del rapporto, il marito di Yumiko si toglie la vita senza alcun motivo apparente; avendo un buon lavoro, un matrimonio felice e un figlio di appena tre mesi a cui pensare. E fino alla fine tale gesto rimarrà senza spiegazione, se togliamo l'interpretazione che dà il nuovo marito di Yumiko riguardo a una specie di luce misteriosa che il padre diceva di vedere quando andava da solo in mare aperto.

Lo stato mentale della protagonista si riflette moltissimo negli ambienti e nella scenografia, raramente così spogli e desolati come in questo film. Qualasiasi angolo ripreso, dalle case alle strade, dai treni alle stazioni, è freddo e vuoto. L'estetica di questo film è racchiusa in quella macchina e in quella barca abbandonate e arrugginite, che "non sono più di nessuno". Un'estetica presa da quelle tradizionale giapponese del wabi e del sabi, rispettivamente il cadere in disgrazia e in miseria e l'invecchiare, l'indebolirsi, l'arrugginirsi. Ma se nell'accezione dell'arte tradizionale queste venivano viste come condizioni privilegiate per poter meglio apprezzare la natura circostante e affinare la sensibilità artistica, in Yumiko sembra rimanere solo l'accezione negativa di questi termini. Il suo vuoto interiore pare sterile e senza via d'uscita, e la lega ormai al mondo della morte dalla quale non riesce a liberarsi nemmeno tentando un secondo matrimonio (molto bella è la scena in cui si unisce a una processione).

Il distacco spirituale si riflette poi sulla fotografia, uno degli elementi sicuramente più apprezzabili del film, molto spesso composta di campi lunghi e lunghissimi, con i primi piani molto dosati solo per i momenti più importanti in cui sono necessari.