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LABYRINTH OF DREAMS regia di Sogo Ishii

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K.S.T.D.E.D.     8 / 10  01/08/2007 13:44:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ineccepibile dal punto di vista tecnico ed estetico. E’ davvero un piacere perdersi nelle atmosfere che “Labyrinth of Dreams” riesce a creare; spazio e tempo tendono gradualmente a sfumare per dar vita ad un limbo che avvolge, per tutta la durata della pellicola e per una buona mezz’ora successiva, chi guarda, trasportandolo nella stessa sfocata dimensione in cui i protagonisti portano a termine i loro ruoli. Nasce tutto da una sorta di leggenda, una di quelle storie che inquietano, che cancellano il limite tra realtà e fantasia e che sono in grado di ricreare il limbo suddetto; la pellicola non fa altro che impadronirsi di questa dimensione e trasportare tutto all’interno della stessa.
Se si riesce a raggiungere un risultato di questo tipo, è solo grazie all’armonia simbiotica tra regia, fotografia e colonna sonora.
Ishii alla regia è sublime; si serve abbondantemente di primi piani al fine di scavare negli interminabili silenzi che qualche attimo prima riempivano i lunghi e statici pianisequenza in cui i due protagonisti affrontavano con lo sguardo le proprie emozioni, anch’esse, come tutto il resto, sfocate.
Sull’accecante contrasto tra bianco e nero che caratterizza la fotografia di Norimichi Kasamatsu, invece, c’è in realtà ben poco da dire. Ricorda i tempi andati, tanto che sembra voler allontanare il tutto da un contesto odierno, senza indirizzarlo però, al tempo stesso, verso una dimensione troppo definita. Assolutamente perfetta, considerando gli intenti di questa pellicola.
Quanto alla colonna sonora, mi limito a riportare un’osservazione letta da qualche parte, secondo cui la stessa ricorda, neanche troppo lontanamente, Badalamenti; considerando il contributo che quest’ultimo dà all’inquietante surrealismo dei lavori di Lynch, si può ben capire quanto tale somiglianza possa giovare al film in questione.

Degne di nota, infine, anche le interpretazioni, quella di Tadanobu Asano su tutte.
Esempio perfetto di cinema orientale.