simonssj 6½ / 10 01/08/2015 15:42:38 » Rispondi Fare un film ad episodi non è mai semplice, partiamo da questo; produrre 10 storie, vagamente intrecciate tra loro ma che godono di un'assoluta indipendenza, in un film di 130 minuti significa dedicare circa 13 minuti ad ognuno di loro, con tutti i pro e i contro del caso: piccole pillole di amore, a piccole dosi, molto diverse tra loro, con cui il regista rinuncia a far affezionare il pubblico ai personaggi (13 minuti sono VERAMENTE pochi) preferendo puntare sull'emozione pura, sul racconto breve, raccontandoci l'amore quasi in forma di raccolta di aneddoti. Il pro è la velocità della narrazione, che non scade mai e si mantiene sempre su ritmi alti; il contro è che ogni racconto è costretto a dare il massimo nel poco, pochissimo tempo a disposizione, e se si stecca non c'è perdono....come in un'audizione canora di 3 minuti o in una gara olimpica; ecco che in un film che punta a lasciarci delle "impressioni di amore" piuttosto che dei ricordi di trame e intrecci veri e propri, le storie più efficaci in tal senso e che riescono ad esprimersi al meglio nei famosi 13 minuti soppiantano quelle più svogliate, lasciando degli sprazzi di emozione nei nostri cuori che andrò ad elencare nello spoiler qui sotto. Un'operazione furba, ma molto godibile
- Il ritorno della rockstar in declino, che nell'indifferenza generale declama più volte il livello di spazzatura che propone al pubblico e viene premiato dalle vendite, una forte storia di solitudine
- La confessione piena dell'amico dello sposo, tramite la sequenza dei cartelli, e la sua determinazione finale nell' "andare avanti"
- il bellissimo amore fraterno di Sarah
- la contraddizione stridente delle due controfigure, che si vedono nudi per tutto il tempo e si scambiano un bacio timidissimo alla fine
- l'amore fatto di gesti e di sguardi tra due giovani che non parlano la stessa lingua