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IL FANTASMA regia di Joćo Pedro Rodrigues

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benzo24     8 / 10  29/12/2019 20:33:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sergio, diverso per vocazione, estraneo a ogni genere e convenzione, in grado di concepire l'amore unicamente come atto violento e sovversivo. È un escluso che vive drammaticamente la separatezza.
È protagonista di un amour fou, di un'ossessione dell'amato e del desiderio che spinge a impossessarsi di tutto ciò che il corpo dell'altro ha sfiorato. Nei rifiuti cerca una "carne" a cui far aderire la sostanza delle sue emozioni. Nelle incursioni piratesche nell'immondizia Sergio assapora qualcosa che non gli potrà mai appartenere. Proprio nei termini in cui è proposto il sentimento amoroso troviamo forse la chiave interpretativa dell'opera: la vera cifra stilista di O fantasma non è quella realistica, come la resa delle immagini potrebbe far pensare, ma surreale. Alla maniera dei surrealisti, per Rodrigues l'amore è furia e cannibalismo, l'estasi è autolesionismo e accecamento. Le scene d'amore di O fantasma sono anche scene di sofferenza, solitudine o disperazione. L'amore è difficile, continuamente rimandato o interrotto. L'eros è mancanza e frustrazione, spesso atto solitario e onanistico. L'amore porta all'autodistruzione: inamato, Sergio, rifiuto anche lui di un sentimento non corrisposto, si fascia in un tuta di lattice nero, diventa un fantasma