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ZATOICHI regia di Takeshi Kitano

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elio91     8½ / 10  05/09/2013 17:35:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quando anche il cinema d'autore risente di un certo schematismo (non ne faccio una questione qualitativa, sia chiaro) il buon Takeshi Kitano sembra un fulmine a ciel sereno caduto a casaccio nel mondo del cinema.
Troppo distante e personale il suo modo di intendere la cinematografia, lo stile monotono inframmezzato da esplosioni di violenza bestiale o grottesca, il silenzio e il degenere fisso e divertito (o nichilista e distruttivo, spesso tutte le cose insieme) dei suoi film.
Zatoichi è una pellicola sui samurai ingabbiata dallo stile di Kitano. Eppure, anche se è uno dei suoi lavori più violenti con coreografie e spruzzi di sangue quasi eleganti, per come rilegge il cinema sui samurai non può che sorprendere.
Colpi di scena non mancano, momenti grotteschi, duelli, il gioco di maschere continuo tra i personaggi che si rivelano prigionieri felici di un abito che hanno imparato a portare per molto tempo, addirittura lo splendido e inaspettato finale da musical, indimenticabile, e le continue citazioni autobiografiche allo stesso Kitano o ai suoi maestri (la pioggia di Kurosawa).
Kitano insomma non delude mai, un altro tassello di assoluto valore e giustamente premiato col leone d'argento per la miglior regia nella carriera di quello che è uno dei più grandi autori contemporanei.
Aggiungo infine che da attore sfodera una delle sue interpretazioni più belle.