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DOGVILLE regia di Lars Von Trier

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addicted     10 / 10  18/10/2011 00:52:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Pieno zeppo di idee geniali. E questa è solo una prima impressione. Perché il valore di questo film non risiede solo in una formula inedita e irripetibile, che contamina il cinema con il teatro. L'anima più profonda del film non è la sperimentazione linguistica, ma un radicale e sconvolgente disincanto nei confronti dei più elementari valori umani. L'orrore finale sconvolge perché è liberatorio ed efferato. I confini e gli schermi sono annullati, possiamo vedere tutto e sapere tutto, come degli dei. E in quanto spettatori-divinità, talvolta perdoniamo, altre volte condanniamo. Von Trier ci prende per mano e ci costringe a percorrere un sentiero pericoloso, in cui finiamo per perdere la bussola. Al termine si ha la sensazione di aver compiuto un'esperienza più che una semplice visione. Ci provoca perfidamente, costringendoci a misurare la nostra personale divina presunzione. Grandissimo cinema per palati fini con il pelo sullo stomaco e le spalle larghe.