Il Messere 8 / 10 28/11/2003 01:49:30 » Rispondi Appena tornato dalla sala, non potevo esentarmi dall'esprimere un commento su quest'opera incalzante. L'ambientazione singolarmente teatrale e scarna sembra all'inizio soltanto introduttiva; poi, nel constatare che e` la scenografia di tutto il film pensiamo ad uno scherzo di cattivissimo gusto del (troppo) eccentrico regista scandinavo. Eppure quell'ostentato minimalismo risultera` un espediente assai efficace come spunto per destare l'immaginazione dello spettatore: un incentivo per accrescere il pathos con la vicenda (che tratta temi decisamente importanti) e con la presenza dei grandissimi attori; non voglio soffermarmi su Nicole Kidman: mi limitero` a constatare che e` una delle piu` belle e brave attrici viventi (devo ammettere che sono pazzo di lei). L'ipocrisia dei nativi di Dogville (a cominciare dai mocciosi) e` piu` raccapricciante di qualunque esplicita cattiveria. E` quindi assolutamente legittimo il catartico sterminio di massa attuato da Grace: l'odio genera odio. A cominciare da quei pargoletti gia` cosi` disgraziatamente spietati. D'altronde Grace, come gli argomenta il padre, ha avuto la presunzione di reputarsi eticamente al di sopra dei meschinucci abitanti di Dogville. Attraverso la terribile vendetta finale riconosce a se stessa il contrario.
Una curiosita`: lo sapevate che von Trier, oltre a non aver girato il film in America, negli USA non c'e` mai stato in vita sua? Quanta presunzione da parte sua...
luca kitano 30/11/2003 14:08:20 » Rispondi Messere... Messere... secondo te per dire che il cianuro fa schifo bisogna per forza testarlo???
Holly 01/12/2003 00:37:16 » Rispondi Sì,lo sapevo.Quando i critici americani glielo hanno fatto notare,lui ha risposto che nemmeno loro erano mai stati a Casablanca.
Rama 28/11/2003 11:29:13 » Rispondi sulla legittimità della risoluzione finale ho i miei dubbi. resto fermo nel dire che è una critica durissima all'intero sistema massmediatico, e in particolar modo cinematografico made in usa
gerardo 28/11/2003 13:39:58 » Rispondi LVT non è mai stato in USA perchè ha paura di volare (generalmente si muove col suo camper!!! - un vero scandinavo...), ma forse anche perchè non è particolarmente interessato ad andarci, chissà? Ciò che probabilmente spiazza di più in questo film è il cambiamento di prospettiva dell'ultimo capitolo, che sovverte in negativo tutta la poetica di LVT, improntata al martirio della protagonista come succede anche nei precedenti Le onde del destino e Dancer in the dark, lasciando su tutto un senso di grave (anche nel senso di "pesante") nichilismo.