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DOGVILLE regia di Lars Von Trier

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comparo     9 / 10  18/11/2003 23:44:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Davvero incredibile,recentemente ho letto la critica di questo film,che seppure sia positiva tende ad accreditare significati inesistenti e tralascia il "vero"succo della storia.Questo film è una presa di coscenza,questo film non è trama,non è storia e nemmeno un film...è la vita,la rappresentazione "perfetta"della vita e di coloro che sono convinti di essere "meno animali di altri",ovvero noi uomini(...donne comprese ovviamente...).Titolo alternativo del film...La naturalità della fragilità umana...ben inteso che con il termine fragilità intendo quell'insieme di caratteristiche che rendono l'uomo quello che è...un animale.Sono rimasto sbalordito quando ho letto una critica relativa al finale del film,dato che costui(colui che ha scritto l'articolo)ritiene che la protagonista in conclusione si dimostra essere la più malvagia,la più violenta....NO COMMENT...*******,lasciatemi il termine di disgusto...
Lei rappresenta a mio avviso la presa di coscenza,la filosofia e allo stesso tempo l'umanità(alla fine)e tutto questo al di là del "bene" e del "male"...concezioni che sarebbe ora di dimenticare...ipocriti!
ciao a tutti...vi volgio bene!
:o)
comparo  18/11/2003 23:46:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
lo so...vi volgio...ciao
Rama  19/11/2003 09:31:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
beh, anche se ho apprezzato il film(leggere recensione)" fragilità cioè insieme di caratteristiche che rendono un uomo un animale" mi sembra un tantino esagerata...
comparo  19/11/2003 20:24:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Se l'uomo non fosse un animale sarebbe una macchina,e in un certo senso lo è,in quanto parte di un un sistema perfetto,la natura,ma le sue caratteristiche sono in continuo "divenire",in quanto è plasmabile e condizionato da tutto e tutti...
Ho letto il tuo commento e concordo nell'affermare che il film è un introduzione al finale,ma ecco come lo ho interpretato...
1)L'uomo nero,l'uome bianco;l'uomo ricco,l'uomo povero;il prete,l'assassino;l'intelligente,lo stupido;l'ateo,il credente;il sano,il malato etc.etc.sono tutti animali..."dogs"...
2)La malvagità non esiste,non c'è nè il bene,nè il male...
3)La protagonista si è sfogata,sempre consapevole che l'ooggetto su cui manifestava la sua ira,è e resterà "senza colpa"di nessun genere...e quindi lei,reagendo ha dimostrato di non essere un angelo(perchè non esistono...materialmente parlando),bensì un essere umano la cui fragile "corazza"si è spezzata in quanto nel corso della storia non ha dato sfogo ai risentimenti...
4)"i gangsters erano gli abitanti di Dogville,gli abitanti di Dogville erano i gangsters".
5)Noi siamo cani...metaforicamente parlando...ovvero animali...esseri che per quanto razionali,intelligenti,sensibili e filosofi saremo sempre in balia del nostro io ispirato alla violenza,in quanto sfogo dominante del nostro sistema costituente...
CIAO
Rama  19/11/2003 22:10:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
vai a leggere la recensione, dimmi che ne pensi!
Mickey  20/11/2003 12:12:09Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"coscienza"
comparo  20/11/2003 13:16:06Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
sono proprio un ignorantello!