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DOGVILLE regia di Lars Von Trier

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Satyr     8½ / 10  31/12/2007 16:00:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cinico e originale,spiazzante e provocatorio,crudele e metaforico,geniale e suggestivo,opera sperimentale al 100 % in pieno Von Trier style....primo episodio di una trilogia dedicata all'america,Dogville e'una fusione diabolica tra cinema,teatro e letteratura,per un film da amare o detestare senza compromessi...questa d'altronde e'un po la storia del regista danese,personaggio "scomodo" caratterizzato da un narcisistico bisogno di stupire.
Attraverso il consueto uso della macchina a spalla e un set cinematografico concepito come un teatro di posa,Von Trier racconta quelle due o tre contraddizioni tipiche della societa'americana,scavando attraverso una piccola provincia degli anni 30,destabilizzata dall'arrivo di un "angelo sterminatore"....tutti i personaggi sembrano muoversi su un piccolo tabellone di un gioco da tavola,e quella che all'inizio sembra una storia priva di sbocchi,si trasforma ben presto in un'odissea drammatica e claustrofobica,in cui lo spettatore non puo'far altro che sprofondare con quel senso di rabbia constante e a tratti insostenibile.
Tutto sembra quadrare alla perfezione,ma il film non manca di punti morti con quei 165 minuti secondo me eccessivi...magari una sforbiciatina non avrebbe guastato.Ottima l'interpretazione della Kidman impegnata forse in uno dei ruoli piu'difficli della sua carriera,stupendo Ben Gazzarra nei panni del cieco del paese,da antologia il duetto finale con la presenza di un pezzo da novanta come James Caan.