caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

TERMINATOR regia di James Cameron

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Angel Heart     10 / 10  14/09/2010 19:06:16Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Le macchine emersero dalle ceneri dell'incendio nucleare. La loro guerra per sterminare il genere umano aveva infuriato per anni e anni. Ma la battaglia finale, non si sarebbe combattuta nel futuro, sarebbe stata combattuta qui, nel nostro presente… OGGI".

Con queste parole, e con le immagini del futuro più cupo, deprimente e apocalittico mai portato sullo schermo, si apre uno dei capolavori indiscussi ed indelebili del cinema anni 80, nonché uno dei maggiori esponenti del genere fantascienza/cyberpunk. Visionario, spettrale, spettacolare, violento, sanguinoso, tesissimo, ricco di suspence, romantico, emozionante, coinvolgente: tutto questo è TERMINATOR. Un film sacro e rivoluzionario, battuto in qualità solo dal successore, nella mia top 5 da quando ero in fasce, che avrò visto e rivisto un'infinità di volte, di cui so a memoria ogni singola battuta ed ogni singolo fotogramma, che riesce a trasmettermi la stessa carica ed angoscia ad ogni visione, e che ancora oggi, a distanza di ben 26 anni, rimane senza ombra di dubbio un'esperienza cinematografica allucinante, estremamente attuale e ben lontana dalla finzione. Los Angeles, 12 maggio 1984. In una notte buia e desolata come tante altre, una luce accecante si abbatte sulla città. Dopo qualche secondo, un gigante nudo tornato indietro dal futuro comincia a girovagare per le strade. Dopo aver barbaramente ucciso e preso i vestiti a tre piccoli punk arroganti, l'uomo da inizio alla sua missione: deve scovare ed uccidere Sarah Connor, colei che darà alla luce John Connor, l'uomo che nel 2029 comanderà la resistenza contro le macchine. Ma a distanza di pochi minuti, un'altra luce accecante sovrasta il cielo, e un'altro uomo fa il suo ingresso nel nostro mondo: si tratta del soldato Kyle Reese, mandato indietro da John con l'incarico di proteggere la madre Sarah dagli attacchi dell'uomo, in realtà un killer cibernetico parte umano parte macchina conosciuto come Terminator. Sarah, dal canto suo, è una ragazza semplice e timida, ovviamente ingnara di tutto e totalmente impreparata a quello che la aspetta. Il tempo a disposizione è poco, ma sia il Terminator che Reese non ci mettono molto a rintracciarla: e non appena questa si renderà conto di quello che le succede attorno, la guerra ha inizio. Per Reese e Sarah comincerà un'interminabile ed avvincente fuga senza sosta dove faranno giusto in tempo a vivere una fugace ed appassionata storia d'amore prima del tragico epilogo finale.
Che dire, non saprei nemmeno da dove cominciare a descrivere la bellezza di tale opera. Mi vengono le lacrime agli occhi al solo pensarci. Posso solo confermare che da quando inizia, per lo spettatore non c'è più scampo. Il film si suddivide in due parti: la prima, tesissima e ottimamente costruita in un perfetto gioco ad incastri, consiste nella ricerca da parte dei due uomini di Sarah, che grazie alle sue normali abitudini quotidiane, ma più che altro, per una serie di fortunate coincidenze (è la terza Sarah Connor dell'elenco telefonico, e il Terminator non ne conosce l'aspetto fisico) riesce temporaneamente a scampare alla morte certa e a rinviare inconsapevolmente la propria esecuzione. La claustrofobica e terrificante seconda parte invece inizia nella discoteca Technoir, quando Sarah fa (per un pelo) la conoscenza di Reese, e con lui, non avendo scelta, intraprende una straziante e disperata battaglia all'ultimo sangue contro il mostro cibernetico; nessun luogo è sicuro, le speranze di vincere sono quasi nulle, e l'indistruttibile Terminator non è per niente intenzionato a fermarsi.
Realizzato con due soldi ma con idee geniali e ben chiare, il regista/maniaco Cameron (che ha partorito l'idea da febbricitante durante la post-produzione di Piranha Paura) centra pienamente il bersaglio, prima sbattendoci in faccia la sua versione del futuro, un mondo dark, tetro e desolato con i teschi al posto della terra e le macchine che dominano incontrastate il genere umano (ridotto ad un manipolo di anime disperse composte per lo più da soldati in minoranza e straccioni morti di fame). E dopo, spostando l'azione ai giorni nostri, ci trascina in un vero e proprio incubo notturno, agghiacciante e sconvolgente, senza concederci un'attimo di respiro e martellandoci con una serie di immagini ad alto tasso di adrenalina impossibili da dimenticare. Funziona tutto: gli inquietantissimi (e stupendi) titoli di testa computerizzati, l'incontro/scontro nella discoteca, le insostenibili operazioni chirurgiche che il cyborg effettua su di sé, la strage nella stazione di polizia, la conversazione telefonica con la madre, l'inseguimento nel tunnel seguìto da quello in autobotte tra un Terminator a pezzi e i protagonisti stremati, la battaglia finale nella fabbrica di robot con lo spaventoso endoscheletro riemerso dalle ceneri... Bellissimo, pura storia del cinema. Un film, che ho sempre visto come horror, praticamente perfetto (tenendo conto del budget) sia sul piano qualitativo che tecnico: le scene d'azione sono una vera goduria (sparatorie avvincenti e inseguimenti mozzafiato), gli effetti speciali eccellenti (anche se oggi i trucchi pupazzati appaiono inevitabilmente datati), la sceneggiatura ottima, le musiche metalmeccaniche di Brad Fiedel semplicemente sublimi (il motivo principale, con quel cuore che batte, fa venire i brividi) la regia schietta, accurata e spietata, il montaggio frenetico e allucinato, e gli attori, inutile dirlo, sono tutti esemplari e al massimo della forma, specie il duro ma vulnerabile Biehn e la dolce Hamilton, perfetta nel ruolo della vittima indifesa. Schwarzy invece non è un uomo comune, e merita un piccolo discorsetto a parte. Il film in questione senza di lui sarebbe inconcepibile. Tutta la vicenda è praticamente incentrata sulla sua figura. E qui, grazie alla faccia di marmo e alla enorme prestanza fisica, il grande uomo offre l'interpretazione della sua vita, e rende il Terminator, in maniera eccellente, un killer spietato, indistruttibile, inquietante, senza pietà e senza un briciolo di compassione per nessuno. Nessun'altro attore avrebbe potuto interpretare il ruolo meglio di lui. Senza ombra di dubbio, uno dei personaggi più mostruosi, inquietanti e terrorizzanti della storia del cinema (da piccolo ne ero letteralmente impaurito, e ancora oggi riesce a mettermi un bel po' di angoscia). Insomma, un'opera indiscutibilmente magnifica e senza eguali, un cult assoluto del genere fantascientifico e non, da vedere e rivedere all'infinito. Preparatevi, perchè visionare questo immortale capolavoro richiederà nervi molto saldi. L'unica cosa che veramente mi auguro, è che le previsioni di Cameron non si avverino mai sul serio, altrimenti sarebbe la fine per tutti noi.

Note: da evitare tutte le uscite in DVD della versione italiana, sia quella della Cecchi Gori, sia quella della MGM, e sia la versione Definitive. A parte gli interessanti extra, l'audio è stato pessimamente rimasterizzato, e gli effetti sonori (soprattutto negli spari) sono stati rimpiazzati da brutti suoni simili a petardi. Puntate sulla vecchia VHS della Domovideo o sui passaggi televisivi (su Rete 4 però, perchè su Italia 1 è ampiamente sforbiciato).

"I'LL BE BACK"