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HAZE - IL MURO regia di Shinya Tsukamoto

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_Hollow_     9 / 10  11/03/2015 01:33:00Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Per essere un mediometraggio low-budget non so cos'altro si potrebbe pretendere. Tsukamoto è veramente un "legendary cult hero" come auto-pubblicizzato col Bullet Man (già solo l'idea di definirsi così in un trailer, su).

Come detto da The Gaunt, "Haze" meriterebbe già solo come esperienza emozionale e claustrofobica. Il fatto che tutto sia simbolico è un ulteriore merito.
Inizialmente pensavo ad una rappresentazione della depressione. Poi, purtroppo, mi son fatto l'idea che quella cosa che ho scambiato per depressione fosse la vita stessa (e che questo fosse il motivo che ha portato i due protagonisti, quelli dei fuochi d'artificio "sulla landa gelida", alla stanza buia con la TV fissa e alla stanza della telefonata). Il ricco pervertito probabilmente non è da escludere, ma andrebbe individuato nel macchinista di Eraserhead del caro Lynch. L'incontro tra i due quindi, sia nel labirinto oscuro che al di fuori, con uno sguardo pessimistico potrebbe essere stato quello tra due infelicità destinate a produrne una terza. Alla Schopenhauer. Ma in mezzo c'è pure altro, c'è quella foschia del titolo (che forse è appunto questo), i temi classici di Tsukamoto (carne, ferite, metallo, l'uso del colore ecc.), la memoria, l'inconscio e il rimosso; senza dimenticare quello Shinya invecchiato, tra cielo azzurro e lenzuoli bianchi ...