Jellybelly 9½ / 10 14/03/2006 21:38:53 » Rispondi Splendido thriller, che consacra alla storia del cinema uno dei Villains migliori di sempre, Hannibal Lecter. Il film colpisce dritto al cuore ed allo stomaca ad ogni inquadratura, senza lasciare allo spettatore un attimo di tregua, e mettendolo nella condizione ambigua e malsana di immedesimarsi e di parteggiare per il "cattivo" Lecter, il cui sguardo magnetico non può non attrarre. Ignobile, demitizzante ed inutile il sequel "Hannibal", cui giustamente Jodie Foster si è rifiutata di partecipare. "Ora devo lasciarti, Clarisse. Ho un vecchio amico per cena"
frine2 16/03/2006 02:05:35 » Rispondi Infatti una delle maggiori finezze del film consiste proprio nell'instillare nel pubblico un (inconfessabile?) sentimento di simpatia nei confronti del folle criminale Lecter. Lo psichiatra cannibale si colloca in qualche modo al di fuori della legge e della morale. Tuttavia è innegabile che Lecter abbia un suo personale senso della distinzione fra bene e male. Se si accetta la sua follia omicida come frutto di uno stato patologico misterioso e inspiegabile (?), per il resto il suo comportamento è 'corretto', per dirla con Clarice. La vera malvagità consiste nel relegare i malati di mente in un'orribile, sapventosa 'fossa dei serpenti'. Ed è così che il vero ' cattivo' della situazione si identifica con il direttore del manicomio, il "caro amico" del perfido e sarcastico finale.
Jellybelly 17/03/2006 16:42:53 » Rispondi Sottoscrivo in pieno. Ma è "vecchio amico" o "caro amico"?L'idea di aver commesso un'imprecisione in una battuta chiave come quella mi lacera!
thohà 13/04/2006 16:53:37 » Rispondi letteralmente: "Vorrei che potessimo parlare più a lungo, ma sto per avere un vecchio amico per cena stasera. Addio." ;-)
Jellybelly 13/04/2006 21:34:38 » Rispondi Grazie, il dubbio mi lacerava.
Tempesta 26/04/2006 20:14:50 » Rispondi qualcosa capisci , qualcosa non ti ingallizzire.....