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MATRIX regia di Andy Wachowski, Larry Wachowski

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amterme63     6 / 10  28/03/2006 23:02:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un film che rappresenta il modello dei film che si ammantano di grandi ideali, di alti messaggi ma che mirano più che altro a impressionare lo spettatore, a “divertirlo”, cioè a farlo evadere con scene insolite e spettacolari. Tanto più che poi alla fine lascia un messaggio che non era proprio quello che si vuole dare pubblicamente. Secondo me la parte filosofica e la parte spettacolare/fantascientifica non si legano molto bene, restano staccate.
Quello che insegnano a voce i personaggi, soprattutto Morpheus, è di non fidarsi della realtà, cercare di vedere al di là delle apparenze che si vuole far passare come belle e positive. Cercare la realtà vera e non quella che ci viene proposta. E’ un appello all’indipendenza mentale e alla critica. In alcuni casi sembra di sentire Platone o Kant. Altro insegnamento importante che impartisce Morfeo è quello di credere fino in fondo a ciò che si fa, di avere coraggio e convinzione: solo così si può avere successo nella vita. Idee molto suggestive e istruttive soprattutto per una persona giovane e inesperta della vita.
Ma questa parte del film resta annegata in mezzo a inseguimenti, lotte, sfide, salvataggi dell’ultimo secondo, resurrezioni e tutto l’armamentario ormai ultraclassico e scontato dei film d’azione. Certamente a qualcuno tutto questo può piacere e magari va al cinema apposta per vederlo. Io ho purtroppo il difetto di restare troppo attaccato alla realtà e trovo così innaturale che ci debba essere sempre un eroe e che tutto congiuri in suo favore. In fin dei conti il film diventa alla fine l’esaltazione dell’uomo eccezionale, dell’eroe, dell’eletto. E’ questo il vero messaggio che dà e non c’è da meravigliarsi visto che un po’ tutti gli Americani hanno questo mito che spesso identificano con il loro Presidente.
Quindi in fondo non si discosta poi troppo dai film con Superman, Batman, con il tutto buono che salva l’umanità dai tutti cattivi. Insomma Matrix non riesce a farci vedere la realtà come effettivamente è; predica bene ma razzola male.
bigcanaglia  14/04/2006 01:44:31Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma ci sarà un dannato motivo se l'essere umano si ostina ad inventare storie fantastiche nelle quali ci sono incredibili eroi che salvano il mondo....
Non posso credere che ci siano persone che nel loro intimo non desiderino che certe cose accadino...sarebbe la morte dell'uomo ancor prima di nascere...
Usando la logica si può solo dedurre che noi tutti vogliamo giustizia in questo mondo, che il bene sconfigga il male....e visto che questa è quasi un'utopia, solo in un film, fumetto o libro, si possono realizzare questi sogni...
Queste opere nonostante utilizzino metafore fantastiche, si basano su problemi reali...
I proseguimenti sono stati dei fiaschi perchè non hanno aggiunto niente dal punto di vista filosofico/moralistico perchè tutto è stato detto nel primo...li definirei superflui....
"Il film si rivolge perciò soprattutto all’individuo più che alla società"....e io direi che è logico....la società è composta da singoli individui e non esisterebbe senza di loro, il contrario si...
Nel film il male viene attribuito a delle macchine indipendenti, ed è sicuramente una metafora....siamo noi stessi il nostro male, capaci di crearlo e di annientarlo...
Mi viene un dubbio...chissà se il 63 è l'anno di nascita o l'età....?!!?
Forse non hai molta fantasia...e non rispondere che non te lo saresti mai immaginato....!!!!
amterme63  16/04/2006 18:25:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Caro bigcanaglia, capisco benissimo quello che vuoi dire e ho le tue stesse idee. Anch'io vorrei che ci fosse più fantasia in questo mondo e che le cose non andassero così come vanno ora, che non ci siano più guerre, che il ricco non sfrutti più il povero. Purtroppo oltre ai film leggo anche i libri di storia e mi sono fatto una certa idea disincantata dei 'grandi uomini' della storia. Non abbiamo bisogno di un 'eletto' o di un condottiero, ma tante tante (il più possibile) persone consapevoli. E' con il gruppo, con la massa che si ottiene e si MANTIENE qualcosa. Ci vogliono controlli e sovrappesi. Un potere non può mai essere perfetto. Ci vogliono critica e ricambio. Leggi per favore 'La fattoria degli animali' di Orwell. Ti rendi conto con quanta facilità un sogno si può trasformare in un incubo. La stessa utopia comunista (che io ammiro) è andata a finire in una spietata dittatura in Russia. Mi spiace non essere più un sognatore ma purtroppo bisogna ragionare su cose concrete anche se a me addolora molto.
agentediviaggi  27/02/2007 11:23:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Hai scritto un commento simile al mio. Hanno spacciato sto film per filosofia allo stato puro scomodando Berkeley e gli altri empiritsi, ma a me sembra soprattutto un film di Bruce Lee per 3/4 :-)
No Mercy  29/03/2006 00:39:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il sistema,le scelte condizionate,l'imposizione....tutto questo non mi pare tanto lontano dalla realta'....superman,batman e i vari supereroi con il microcosmo di Matrix non c'entrano assolutamente niente!Il film e' pieno di sfumature maledettamente veritiere pur essendo ambientate in un genere fantascientifico che non risparmia tonnellate di effetti speciali...superato tutto lo stupore per tecniche all'epoca talmente rivoluzionarie,Matrix e' qualcosa di molto piu'grande!
amterme63  30/03/2006 21:02:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il microcosmo di Matrix è un microcosmo astratto, come una tesi filosofica, che non riporta l’estrema varietà e relatività del reale. Il “male” nel film è qualcosa di sovrumano che agisce come agirebbe un virus o un’entità extraterreste, senza legami con processi sociali o economici come succede nella realtà umana. Deve essere preso senz’altro come una metafora o meglio come quell’oggetto indefinito, completamente negativo (come Satana nel nostro immaginario) che giustifica il sorgente di un individuo (non di un gruppo vastissimo di persone) al sopra di tutto, un essere sovrumano. Il film stesso rappresenta proprio l’educazione di un supereroe. Una volta che il semplice uomo si rende conto di essere un superuomo, il film finisce e non ha più ragione di essere. Infatti i proseguimenti sono stati dei fiaschi.
Il film si rivolge perciò soprattutto all’individuo più che alla società; invita a valutare se stessi, la propria indipendenza, la propria autostima, la propria forza di carattere. Però il concetto di “superuomo” è qualcosa da prendere con le pinze e maneggiato con molta cura. Per questo il film mi ha lasciato un po’ freddo. Però certamente molto meglio di Superman o Batman (non dovevo fare questo paragone!! ahi ahi !!) :-(