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TIDELAND - IL MONDO CAPOVOLTO regia di Terry Gilliam

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hghgg     7 / 10  05/05/2014 10:44:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film di grande fascino quanto di eccessiva pesantezza, dovuta ad un ristagnamento delle sequenze, delle atmosfere e delle tematiche che alla lunga risulta eccessivo, mancando anche la forza visiva visionaria e, in parte, l'ironia nera dei più grandi film di Gilliam ("Brazil" uber alles, è bene ricordarlo); qui infatti la fantasia ce la lascia intuire, filtrata dalla mente di una bambina divisa tra incubo, follia, sogno e immaginazione. Inoltre (sempre dopo "Brazil") è il film più cupo e oscuro di Gilliam, due ore di lentissima, strisciante, infinita angoscia, accompagnata da desolate scenografie di campagna americana, fotografia torbida e sequenze di grandissimo impatto emotivo, grazie alla sapiente regia di Gilliam e alla bravura degli interpreti. Insomma un film con grandi potenzialità non del tutto sfruttate, perché in due ore si ritrova a girare un po' su se stesso senza meta più di una volta, perché sembra che Gilliam non sappia benissimo dov'è che si deve andare a parare e perché la parte finale, teoricamente intensa e con più ritmo, non mi ha colpito come avrebbe dovuto, viste le premesse ed è la prima parte del film quella che rimane più impressa, per me più riuscita. Pecca di un soggetto penalizzato da un'eccessiva dilatazione, forse, e di una sceneggiatura che non regge la durata del film, con alcuni momenti un po' a vuoto per me soprattutto nel finale, come detto.

Bravissima Jodelle Ferland (involuzione pazzesca per costei, dopo questo è stata la bambina di "Silent Hill" e infine una delle zombie contadine di "Quella casa nel bosco"... Che carriera in discesa!); certo è un ruolo centrato alla perfezione su di lei, ed è stata diretta magnificamente da Gilliam ma ciò non toglie nulla alla sua splendida prova. La bambina cattura il film e lo spettatore, concentra tutto su di se, anche quando in scena c'è ancora uno come Jeff Bridges.

Gilliam confeziona alcune ottime scene, davvero memorabili, ed alcune idee notevoli appartenenti al mondo di fantasia (quasi mai mostrato da vere e proprie immagini, solo dalle voci e dalle prove della Ferland e degli altri attori, questa l'intuizione più interessante, una visionarietà non visionaria) della piccola protagonista.
Il problema vero di questo film è forse un'eccessiva pesantezza (di temi e di narrazione)un'eccessiva cupezza, davvero troppo angosciante, non supportata a sufficienza da un'adeguata ispirazione che avrebbe potuto rendere il tutto più compatto e più affascinante. "Tideland" non è uno dei miei "abissi neri" preferiti. Resta comunque il miglior film di Terry Gilliam nel post "Paura e Delirio a Las Vegas" ma si sa, Gilliam da dopo "L'Esercito delle 12 Scimmie" ha decisamente vivacchiato.