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TIDELAND - IL MONDO CAPOVOLTO regia di Terry Gilliam

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  31/03/2008 11:33:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il nuovo lavoro del geniale Terry Gilliam non mi ha convinto molto.”Tideland”,opera surreale ed onirica,è sicuramente un prodotto interessante ma che presenta un grave difetto,non coinvolge.
Jeliza -Rose è una bimba che si trova in maniera prematura a dover fare i conti con le brutture di un mondo marcio e pericoloso.Figlia di tossici,dotata di una fantasia strabordante capace di farle accettare ciò che si trova a subire in maniera serena e giocosa,tramutando drammi ed eventi nefasti in momenti di svago, si troverà catapultata in un mondo ai confini della realtà,immerso in infinte distese di grano e popolato da esseri bizzari ed ambigui.La pellicola è realizzata in maniera sublime,regia e fotografia sono di altissimo livello,efficaci nel rappresentare un mondo da fiaba nera.
Il grado di coinvolgimento emotivo però è però piuttosto basso,il regista tratta argomenti scottanti ma non riesce ad emozionare come vorrebbe nonostante non si risparmi nell’affrontare tematiche di forte impatto.Paradossalmente è l’approccio grottesco-onirico a rivelarsi un’arma a doppio taglio per Gilliam,che se da una parte tratta argomenti scabrosi con grande scioltezza dall’altra non riesce a donare la giusta drammaticità agli eventi.E’ la mente di Jeliza-Rose,la bravissima protagonista Jodelle Ferland,(già vista in “Silent hill”), a rivelarsi come il limite principale di "Tideland", nonostante di esso sia il motore principale ed insostituibile.
Gilliam mostra ancora una volta il suo grande amore per la letteratura rapportando le avventure della sua piccola protagonista a quelle di “Alice nel paese delle meraviglie”,le similitudini tra le due ragazzine sono palesi ed a volte vengono gestite bene dall’autore che invece si perde un pochino forzando la mano in altre.
Peccato per qualche lungaggine di troppo e soprattutto per un finale poco coinvolgente,in cui la presa di coscienza di Jeliza-Rose è rappresentata in maniera abbastanza banale.
“Tideland” si dipana tra momenti riusciti ed altri meno,conferma le capacità visionarie e la bravura di Gilliam,ma manca a livello emotivo,risultando molto affascinante ma anche piuttosto freddo e poco trascinante.
La sensazione che sia un capolavoro mancato è tanta,ovvio che il rammarico aumenti.