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TIDELAND - IL MONDO CAPOVOLTO regia di Terry Gilliam

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gerardo     8 / 10  04/11/2007 13:55:44Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Alice non abita più qui da quando Gilliam l'ha trasferita in un rudere nella prateria... La piccola Jeliza-Rose, in realtà, passa da una casa degli orrori all'altra, ma essendo praticamente nata e cresciuta nello squallore, riesce sempre a trasformare quegli orrori umani ed esistenziali in bizzarre risorse ludiche grazie alla sua sfrenata e innocente fantasia. S'imbatte più volte nella morte, che le gira sempre intorno, ma sa trasfigurarla in passaggio giocoso, esorcizzando ogni minaccia di trauma. Fino all'apocalittico finale, che assomma tutti i processi di "capovolgimento" grottesco delle trame esistenziali.
Gilliam mette in scena una favola dark ambientandola in un paesaggio “western” (o meglio, una waste land…) post-moderno, lisergico (anzi, proprio tossico) e visionario, ma assolutamente solare, che amplifica la frattura grottesca dell’affabulazione della piccola protagonista Jeliza-Rose e del suo amico cerobroleso Dickens. L’irrealismo magico fiabesco irrompe nella realtà tragica della morte, della solitudine e dell’abbandono mutandone il senso e lasciando sullo sfondo l’orrore.
La piccola straordinaria Jodelle Ferland regge praticamente da sola le sorti di un intero film di 2 ore e lo fa con una naturalezza incredibile. Jeff Bridges, cavaliere errante al servizio del Re Pescatore, riviene definitivamente devastato in questa terra desolata per assurgere a “simulacro” (tossico).