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FULLTIME KILLER regia di Johnnie To, Wai Ka-Fai

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K.S.T.D.E.D.     6½ / 10  24/07/2007 11:53:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Leggermente distante dalle pellicole migliori del regista, questo “Fulltime Killer” ha il sapore dell’occasione mancata. L’idea alla base, infatti, è di quelle accattivanti e assolutamente adatte al genere a cui i film del regista cinese appartengono; al contrario, è lo sviluppo della stessa, la sceneggiatura, risultato della riduzione a cura di Wai kai-fai (co-regista) e O’Brian di un romanzo di Ho-Cheung Pang (regista di “You shoot, I shoot”), ad essere cedevole. Non so se sia dipeso proprio dalla presenza di un americano fra gli sceneggiatori, ma la parte più debole del film è proprio la presenza di sequenze tranquillamente definibili con il termine “americanate” che, fra le altre cose, rendono un po’ troppo autocompiaciuto il killer che tra i due non dovrebbe esserlo affatto. Anche la regia, punto forte delle pellicole del regista, in questo caso non mi ha fatto impazzire, sempre di livello, ovvio, ma con qualche forzatura nell’uso dei ralenti e nella ricerca esasperata di spettacolarità durante le sequenze d’azione; questo, ovviamente e sfortunatamente, a discapito dell’aspetto realistico della pellicola. A ciò, inoltre, va aggiunta qualche esagerazione, non solo in termini di regia, riscontrabile in più di un’occasione (questa è una cosa che To fa sempre e che limita i suoi lavori; non capisco perché continui a riproporle).
Anche la colonna sonora, in realtà, non è poi così entusiasmante.
Per intenderci, “Fulltime Killer” è un po’ l’opposto di “The Mission”: ricercato, troppo, il primo, più essenziale e quindi più credibile il secondo. Il Primo si risolve in un semplice film d’azione che comunque, aspetto positivo, lascia parecchio spazio all’introspezione psicologica dei personaggi, il secondo, invece, può essere definito uno yakuza movie, dove non è necessariamente l’azione l’aspetto principale (che poi è il To che preferisco).

Quanto detto, comunque, non toglie che FK sia comunque un action-movie godibile, con più di una trovata interessante e per il quale gli attori mettono a disposizione una buona prova; ancora una volta in parte Suet Lam (ma forse sono io che mi sto fissando con quel simpatico ciccione) e decisamente a suo agio Andy Lau.