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SWIMMING POOL regia di François Ozon

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stewie_83     4 / 10  03/11/2003 09:33:24Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho visto Swimming Pool ieri sera e ho fatto le seguenti considerazioni:
1) Secondo me reputare questo film un thriller è semplicemente ridicolo, di tensione ce n'è veramente pochissima.
2) Forse a causa della mia ridotta intelligenza, non sono riuscito a capire la fine del film che mi ha lasciato senza parole ( ma non in senso positivo)
3) La prima mezz'ora decisamente troppo lenta, quasi totale assenza di dialoghi e scenari pressochè sempre uguali.
Questo è il mio parere, fatemi sapere che ne pensate voi di questo film che sono molto curioso. Ciao
MiaWallace  06/11/2003 20:12:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ciao, ho letto il tuo commento e vorrei risponderti alcune cose:
1)Hai ragione, il film non è un thriller, è più una specie di "giallo", anche se il primo tempo è molto lento. (Hai visto Otto donne e un mistero? E'dello stesso regista, e anche lì c'è un cadavere e non si sa chi l'abbia ucciso fino alla fine. E'dello stesso genere di questo film qui, un po' lento, ma ben recitato)
2)Riguardo a come finisce, anch'io all'inizio ero rimasta perplessa. Poi ho pensato che l'unica interpretazione potrebbe essere questa: è stato tutto un viaggio mentale della scrittrice, in realtà Julie, la figlia del produttore, esiste ma non è assolutamente come la scrittrice l'ha dipinta. Nel senso: hai in mente quella ragazzina con l'apparecchio che compare alla fine? Quella è la vera figlia del produttore, che è rimasta davvero con Sara nella villa, ma da lì in poi Sara ha iniziato a immaginarsi tutto il resto, a fantasticare che quella ragazzina fosse più bella, un bel po'ninfomane, che avesse ucciso il tipo, e tutto il resto. Si è inventata tutto per il suo libro. Che ne pensi? Ciao!
Il Messere  14/11/2003 19:44:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Inizialmente avevo interpretato il finale in una maniera simile (la piu` prevedibile). Ma poi, discorrendo con gli amici, siamo giunti ad altre conclusioni:

Abbiamo rammentato un paio di dettagli:
1) Julie sostiene d'aver avuto la sua "prima volta" a 13 anni
2) In una delle prime scene Julie, esponendosi al sole, non nasconde una cicatrice.
3) Julie sostiene d'aver avuto un incidente in auto
4) La nana ripugnante sostiene con fermezza che la madre di Julie e` morta

La conclusione e` la seguente:
la brufolosa con l'apparecchio che appare alla fine del film e` la figlia dell'editore di Sara, nonche` (udite udite!) figlia di Julie. Non dimentichiamoci che la ragazza ha avuto la sua prima volta a 13 anni; probabilmente (tanto per cambiare) con un uomo molto piu` maturo di lei: quest'uomo e` proprio l'editore di sara, il quale non ha tardato a metterla incinta. Partorire a 14 anni e` sicuramente rischioso: ecco motivata quella cicatrice sulla pancia.
Quindi Julie dovrebbe avere oggi circa 27 anni. Ma Sara vuole vederla piu` giovane, a tratti infantile (infatti al pubblico sembra un'adolescente cresciutella, diciamo una ventenne).
Per quanto riguarda il libro, poi, quello non e` stato scritto dalla madre di Julie, ma da Julie stessa, la quale appunto se l'era visto rifiutato dall'editore. La madre, infatti, e` morta nell'incidente di auto cui accennava Julie.

i conti tornano, non vi pare?
stewie_83  15/11/2003 22:29:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ti dirò che onestamente ad una interpretazione di questo tipo non ci avevo proprio pensato, ero più propenso a credere che Julie era un'invenzione mentale di Sarah, scrittrice (un pò s****ta) in cerca disperata di un'ispirazione, che troverà poi con l'arrivo della ragazza. Non so poi in realtà cosa avevano in mente gli sceneggiatori quando hanno scritto questo film ( e non lo saprò mai) però alla fine questo film si presta a molte interpretazioni. Se qualcuno ha elaborato altre teorie fatemi sapere. Ciao
MiaWallace  16/11/2003 18:44:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E'un'interpretazione particolarissima, a cui non avevo assolutamente pensato. Credo che il fascino di questo film sia proprio quello di essere interpretabile in maniere diverse, di costruirsi a seconda dell'immaginario di chi lo guarda, in modi assolutamente personali e contrastanti. Quello che ho percepito io è che Julie fosse un sogno di Sara, ispirato dall'effettiva presenza della ragazzina con l'apparecchio. Secondo la tua interpretazione Julie dovrebbe avere 27 anni, ed è questo che mi riesce difficile credere. Inoltre, se ho capito bene tu pensi dunque che Julie sia relamente esistita, invece a mio parere è un personaggio totalmente inventato dalla scrittrice. E qui forse si può giungere ad una conclusione finale, che è un'insieme della mia e la tua: Julie è un personaggio enigmatico e fantastico che Sara si è creata nella mente, immaginando che la ragazzina che era nella villa con lei fosse figlia di una conturbante ragazza (che appunto come dici tu si immagina più giovane di quanto non dovrebbe essere in realtà). Il libro della madre di Julie, in questo caso, è un'ennesima invenzione di Sara, è un romanzo d'amore che magari aveva scritto tanti anni fa e che le era stato rifiutato appunto dall'editore. Cosa ne pensi? Ad ogni modo, il bello di questo film è che non si avrà mai una prospettiva assoluta, definitiva, dei personaggi. Ciao!
Il Messere  16/11/2003 21:17:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Cosa ne penso? Penso che Francois Ozon fosse rin********to mentre effettuava le riprese di questa facezia.
La tua interpretazione, pero`, non tiene conto della cicatrice di Julie (come mai Sara se l'immagina proprio con una cicatrice?) e del fatto che la storpietta dice all'attempata scrittrice che la madre di Julie e` morta: com'e` deceduta? Perche` ci viene reso conto questo dettaglio?
MiaWallace  17/11/2003 20:28:47Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma la mia conclusione accettava la tua idea di Julie madre della ragazzina bionda...forse non mi sono espressa bene. Intendevo dire che i conti tornano se vediamo nella ragazzina con l'apparecchio la figlia di Julie, ma che questo non vuol dire che Julie sia esistita veramente. Julie è un prodotto della mente di Sara, che, essendo nella villa con la ragazzina con l'apparecchio, si è immaginata che avesse una madre enigmatica (julie) eccetera. Il fatto della madre morta (che viene reso noto dalla nana) giustifica le ossessioni di Julie (hai in mente quando è in preda ad una specie di crisi allucinatoria in cui delira e scambia Sara per sua madre morta?), ma non ho capito in che termini questo dettaglio conti. Cosa intendi per "come è deceduta"? Potrebbe, a mio avviso, averla uccisa Julie. In ogni caso, il come è deceduta è un mistero che rimarrà tale per rendere ancora più ambigua la figura di Julie e del suo passato..no?
Il Messere  17/11/2003 20:56:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ma scusa, e la cicatrice? Ad ogni modo hai probabilmente ragione a considerarlo un film aperto a diverse chiavi intrepretative. Anche se quasi quasi porvo a documentarmi un po` su Francois Ozon, per capire quali fossero realmente le sue intenzioni.
MiaWallace  19/11/2003 01:58:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La cicatrice cosa? La cicatrice prova appunto il fatto che Julie ha partorito la ragazzina con l'apparecchio, come dicevi tu. Ma se Julie è un personaggio inventato da Sara, anche la cicatrice lo è! Dunque, ricapitolando: Sara si è immaginata tutto, cioè che la ragazza che era con lei nella villa (quella con l'apparecchio) fosse la figlia di Julie, personaggio completamente inventato. Infatti c'è la scena finale in cui Sara saluta Julie dal balcone della villa, e si vede come in realtà non era Julie che salutava, ma quella ragazzina (la cui madre , per invenzione di Sara, è appunto Julie). Boh...almeno, così ho concluso io unendo le tue osservazioni (cicatrice ecc) con le mie! Ciao!
MiaWallace  19/11/2003 01:58:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La cicatrice cosa? La cicatrice prova appunto il fatto che Julie ha partorito la ragazzina con l'apparecchio, come dicevi tu. Ma se Julie è un personaggio inventato da Sara, anche la cicatrice lo è! Dunque, ricapitolando: Sara si è immaginata tutto, cioè che la ragazza che era con lei nella villa (quella con l'apparecchio) fosse la figlia di Julie, personaggio completamente inventato. Infatti c'è la scena finale in cui Sara saluta Julie dal balcone della villa, e si vede come in realtà non era Julie che salutava, ma quella ragazzina (la cui madre , per invenzione di Sara, è appunto Julie). Boh...almeno, così ho concluso io unendo le tue osservazioni (cicatrice ecc) con le mie! Ciao!
gerardo  21/11/2003 20:50:03Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mah... Che dirti? Anch'io ho pensato la stessa cosa che hai pensato tu e che hanno pensato quasi tutti quelli che hanno visto il film. Almeno come prima impressione, a quanto pare. La "tesi" del Messere mi sembra molto plausibile e il ragionamento fila piuttosto bene. Ma sicuramente non esclude l'impressione primaria. Semmai potrebbe completarla. Non vorrei sembrare spocchioso, ma ad essere sincero cercare una soluzione univoca ed esatta al giallo è la cosa che m'interessa meno, nonostante m'incuriosisca leggere i vari pareri di ognuno. Penso che in questo film la cosa più importante sia il lavoro sui due personaggi e sul rapporto che intercorre e si sviluppa fra loro. La stessa costruzione del film - scritto insieme alla stessa coautrice di "Sotto la sabbia", fatto non secondario - sembra dimostrarlo. E sembra quasi che Ozon si diverta a disseminare il film di indizi ed elementi rompicapo fatti apposta per stare qui a parlarne... Se si fa caso ai tempi, Ozon dilata all'estremo la presentazione dei due personaggi - soprattutto della scrittrice - e riduce al minimo quelli del thriller, o del giallo, vero e proprio: cioè, l'omici***, la scoperta del cadavere, l'evolversi precipitoso della situazione (Julie perde quell'aggressività e sicurezza iniziale e diventa fragile, ha delle allucinazioni, ecc.), fino all'epilogo della brufolosa cicciona. Ma a quel punto lo scopo del film - secondo me - Ozon l'aveva già raggiunto: la svolta/destabilizzazione di Sarah. E in questo penso che abbia molta più importanza il diario che la cicatrice...
Qualche sera fa ho trovato un'intervista di Ozon su internet e non senza un pizzico di soddisfazione notavo - sempre che ci abbia capito qualcosa visto era in inglese - come non ero andato lontano nel'interpretazione del film dalle intenzioni del regista. Il sito non lo ricordo, ma se digitate su google "secrets of swimming pool: interview with françois ozon" dovreste trovarla. Lì Ozon diceva che Julie fa parte dell'atto creativo di Sarah. In ogni caso lasciava allo spettatore la libertà di vederci quello che preferiva. Un po' ciò che diceva Stewie. Ciao, G.
MiaWallace  06/12/2003 19:56:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Beh, certo, come penso di aver scritto anch'io qui sopra da qualche parte, la cosa particolare del film è proprio il mistero che racchiude e che permette interpretazioni diverse...eppure, chissà perchè siamo tutti portati a trovare un senso logico o finalistico nelle cose che vediamo, persino nelle opere d'arte, che di logico, definito e finalistico non hanno proprio nulla!! Non che questo film, a mio giudizio, si possa definire una vera e propria opera d'arte, ma è interessante la sua incompiutezza, la sua ambiguità, la sua "dialetticità" che permette confronti e discussioni tra il pubblico. Ciao , e grazie!
Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  08/10/2011 12:48:53Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
oltre all interpretazione che ho inserito nello spoiler del mio commento, ho pensato quest'altra soluzione :

-il romanzo di sarah e il film hanno lo stesso titolo, ''swimming pool'' appunto. Ne deriva che tutto quello che vediamo sullo schermo è in realta' la trasposizione visiva di quello che ha scritto sarah nel suo romanzo.
L'ultima scena mostra sarah che saluta julie/julia dal balcone : tutto quello che accade prima di quella scena è il viaggio mentale che si fa sarah riguardo a quello che scrivera' nel romanzo,un romanzo che inanella colpi bassi sulla figlia del capo e che nasconde un mondo di perversione e verita'nascoste sconcertanti, il tutto mirato x fare uno sgarro al proprio editore il quale ormai da tempo non crede + in lei e che la ha abbandonata anche sul piano affettivo.