Mpo1 7 / 10 13/03/2008 22:47:53 » Rispondi Ozon confeziona un film di carattere metanarrativo, in apparenza semplice e lineare, in realtà molto più complesso di quanto sembri, e con molteplici livelli di lettura. Numerosi sono anche i riferimenti che si possono fare a film precedenti, partendo naturalmente da "La Piscina" di Deray, e poi, volendo, passando attraverso Bergman e Lynch, per arrivare ai più recenti thriller che si basano su un colpo di scena finale che ci costringe a ripensare tutto ciò che abbiamo visto fino a quel momento. Impeccabile come sempre Charlotte Rampling, "riscoperta" (è il caso di dirlo) dal regista francese. Rimane comunque la sensazione di un'opera non del tutto compiuta, e che certo poteva essere migliore.