caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

COLPO SECCO regia di George Roy Hill

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  07/07/2014 11:54:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Probabilmente tra i migliori film ambientati nel mondo dell'hockey su ghiaccio "Colpo Secco" segna la terza collaborazione tra Paul Newman ed il regista George Roy Hill, ancora insieme dopo due filmoni come "Butch Cassidy" e "La stangata".
Cinema sportivo arricchito da qualche ambizione di denuncia, narra le vicissitudini della squadra dei Chiefs di Charleston, in crisi di risultati e in grave difficoltà economica. Per riportare passione, risultati e magari qualche dollaro l'allenatore-giocatore Reg Dunlop integra la rosa con tre fratelli dagli evidenti problemi mentali e con una particolare predisposizione alla brutalità, sfociante quasi in tendenze omicide. La tanto bistrattata violenza, censurata con piglio ipocrita sia da pubblico che da mass-media, diventa invece il vero motivo per sostenere i Chiefs, nuovamente vincenti nonostante il gioco "sporco" e le continue risse. Personaggi sopra le righe e situazioni grottesche confluiscono in un plot molto scorrevole punteggiato da numerose situazioni divertenti. Non manca un linguaggio forte tipicamente da spogliatoio, e fa un po' specie che la sceneggiatura sia scritta da una donna, Nancy Down, ispirata dall'esperienza del fratello ex giocatore nelle serie minori dell'hockey.
Hill sottolinea come le qualità agonistiche e umane passino in secondo piano davanti alla necessità di guadagnare utilizzando ogni mezzo, anche illecito, accoglie l'assenza di qualsiasi etica sportiva, e posiziona il mondo femminile come tutt'altro che periferico in una realtà così belluina dominata da una forte componente virile.
L'obiettivo principale resta divertire, cosa in cui Hill riesce senza dubbi, pur non confinando totalmente gli aspetti più impegnati sullo sfondo. Il regista infatti condanna i magheggi elaborati al fine di raggiungere certi risultati sportivi ed il comportamento delle società nei confronti di alcuni giocatori, il tutto reso splendidamente folle dagli slap shot dei fratelli Hanson, vere macchine da guerra al servizio di una pellicola cult della mia infanzia.