elio91 9½ / 10 09/01/2012 18:49:23 » Rispondi "Tommasino: A me non mi piace
Luca: Questo lo dici perché vuoi fare il giovane moderno che non ci piace il Presepio... il superuomo. Il Presepio che è una cosa commovente, che piace a tutti quanti...
Tommasino: A me non mi piace. Ma guardate un poco, mi deve piacere per forza?"
"Luca: Dove siamo arrivati? Oramai sei un giovanotto, non sei più un bambino. Io non sono eterno. I soldi ci vogliono. Dopo Natale, viene il sarto, porta i campioni e ti fai un bel vestito di stoffa pesante, questo che tieni addosso ormai è partito. Ti faccio pure due camicie. Un vestito e due camicie. Te piace, eh? Te piace!
Tommasino: No
Luca: Bè, certo adesso è abbozzato, non si può dare un giudizio, è giusto. Ti compro pure due cravatte, E per Natale ti regalo dieci lire, così se ti trovi con gli amici, puoi offrire pure tu qualche cosa, e fai bella figura. Qua faccio il laghetto e dalla montagna faccio l'acqua vera!
Tommasino: Già, l'acqua vera!
Luca: Sì, l'acqua vera. Metto l'interoclisemo dietro, apro la chiavetta e scende l'acqua. Te piace, eh?
Tommasino: No
Luca: E' questione che tu vuoi fare il giovane moderno… ti vuoi sentire superiore. Come si può dire: "non mi piace", se quello non è finito ancora?
Tommasino: Ma pure quando è finito non mi piace
Luca: E allora vattènne, in casa mia non ti voglio.
Tommasino: E me ne vado
Luca: Trovati un lavoro qualunque e non mettere più piede qua.
Tommasino: Ma guarda un poco, quello non mi piace, mi deve piacere per forza?
Luca: Ma dalla casa mia te ne vai.
Tommasino: Ma il Presepe non mi piace
Luca: E vattènne, perché in questa casa si fanno i Presepi.
Tommasino: Me ne vado. Mo mi mangio 'a zuppa 'e latte e poi me ne vado."
"Luca: Hanno fatto pace, laggio fatto fà pace… Ha visto, Concè? Voi siete nati l'uno per l'altro. Vi dovete voler bene. Non fate prendere collera a Concetta che ha sofferto assai… Tommasì, Tommasì…
Tommasino: Sto qua.
Luca: Tommasì, te piacè 'o Presebbio?
Tommasino: Sì..."
Eduardo nel ruolo di un Don Chisciotte dei presepi, uno dei tanti sognatori a lui cari ma il più intimo, il più conosciuto, il più patetico e commovente. Una commedia che tutti abbiamo visto e vedremo, a torto o a ragione la più conosciuta di Eduardo De Filippo. Monumentale.