caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

FRUTTO PROIBITO regia di Billy Wilder

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
steven23     8 / 10  24/07/2014 14:38:27Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il primo affondo nella commedia targato Billy Wilder... siamo lontani parecchi anni dal suo periodo d'oro, quel decennio a cavallo tra il '50 e il '60 dove ha sfornato un gioiellino dopo l'altro, e non è il suo lavoro migliore.
Resta comunque una grande commedia che testimonia ancora una volta la grandezza di quello che, ad oggi, rimane uno dei migliori registi di sempre. Già, perché se una sua cosiddetta "opera minore" raggiunge simili livelli, beh... cos'altro fare se non togliersi il cappello e applaudire?

Tornando al film si tratta di una commedia spiritosa e scintillante, che gode di un ottimo incipit e rallenta il ritmo solamente nella parte centrale, senza però risultare in alcun modo noiosa. Come la gran parte degli altri lavori del regista risulta sì essere carica di garbo e leggerezza, ma non disdegna del tutto argomenti più impegnati e sui quali poter riflettere... siamo lontani dai livelli che verranno raggiunti in seguito da "L'appartamento", "Un, due, tre" e altre sue più celebri commedie, ma nemmeno così tanto. Qui, in particolare, è la sessualità ad essere messa sotto la lente d'ingrandimento di Wilder... dalla metafora delle falene attratte dalla lampadina per passare all'atteggiamento dei cadetti verso Susan (a tal proposito fantastica la tattica della linea Maginot per tentare di baciarla), senza dimenticare lo stesso Kirby e i suoi dubbi quando non è sicuro di ciò che prova verso la donna-ragazzina. Inoltre troviamo già qui uno dei temi più cari al regista, quello che 17 anni dopo riproporrà nel suo lavoro più acclamato, "A qualcuno piace caldo" (parlo sempre di commedie), vale a dire il travestitismo: prima la trasformazione da donna a bambina, poi da donna nel fiore degli anni a madre in età avanzata. E non solo, già qui vediamo quanto Wilder fosse avanti coi tempi e quando gli piacesse scherzare col fuoco... il tema trattato, infatti, è al limite dello scandalo ma lui lo affronta in maniera assolutamente fenomenale.
Gli interpreti non fanno altro che impreziosire quello che, a mio parere, è già una piccola perla. Milland ottimo sia nel ruolo di uomo protettivo sia quando inizia ad essere assalito dai dubbi circa la sua passione verso la bambina, ma è la splendida Rogers a prendersi tutta la scena. Assolutamente fantastica e doppiata in maniera esemplare dalla straordinaria Cavaletta.
Da citare anche la presenza della vera madre della Rogers, che praticamente qui interpreta se stessa trattandosi della madre di Susan.