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CATERINA VA IN CITTA' regia di Paolo Virzì

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ferro84     7 / 10  21/07/2010 01:00:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Un'altro film di Virzì molto interessante però non pienamente riuscito.
La commedia è claudicante per una serie di ragioni, nello stesso tempo pur abbondando di difetti può essere sottoposta a molteplici punti di lettura che la rendono sotto alcuni punti di vista eccezionale mentre sotto altri deludente.

Se leggiamo Caterina va in città come film di formazione, risulta a dir poco irritante per il suo rifugiarsi in continui clichè con attori giovani non sempre all'altezza, ad eccezione della protagonista.
Oltretutto anche abbastanza scontato nell'evoluzione narrativa e con alcune situazioni mutuate da film americani con realtà che non ci appartengono.

Se invece prendiamo Caterina va in città per un film sociologico a prima vista può sembrare banale ma in realtà nasconde una profonda analisi della situazione politica italiana, sullo stato della classe dirigente e sulla borghesia medio bassa che insegue miti irrangiungibili e sopratutto negativi.
Si denota il degrado morale più che della politica della classe che è al potere nel nsotro paese e non si può dire fino a che punto sia realmente esasperata.
Il personaggio di Castellitto a mio avviso è il più forte, rappresenta l'ex-sessantottino che non ce l'ha fatta a vendersi in gioventù, utilizzando la figlia come mezzo di riscatto delle occasioni mancate.

Insomma l'idealista fallito che invidia l'idealista venduto: ecco l'Italia di oggi.