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CATERINA VA IN CITTA' regia di Paolo Virzì

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Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio     8 / 10  14/04/2006 11:50:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Film da commedia drammatica, credibile il personaggio di Castellito.
Fascino discreto della borghesia che Castellito sogna e vuole che anche la figlia ne sia coinvolta. Porta la figlia a credere nei suoi frustranti desideri identificatori accrescendone le crisi di identità. Ma la borghesia delude tutti perché non è più una classe nobile ma sempre più volgare. Il regista è comunque socialmente giusto nel rendere deludenti tutti i personaggi del film. Le crisi di identità di chi si sposta dal paesino di provincia in città sono un pretesto per Virzi per esplorare l'interclassismo romano, da cui scaturiscono vizi e problemi di ogni genere che relativizzano i problemi dell'emigrato. Sembra voler dire " tutto il mondo è paese..."
Splendide le interpretazioni della Buy, di Castellito, e di Alice Teghil.