bradipo 9 / 10 10/12/2003 21:40:18 » Rispondi Ho appena finito di ascoltare Bang Bang (il pezzo iniziale del film)... che brividi! Il connubio tra musica e immagini nel film come sempre è PERFETTO; al di là di questo però stavolta di Tarantino mi ha colpito (tanto) la capacità di saltare senza troppi problemi da una situazione drammatica, come il racconto animato o la storia personale di Uma Thurman (bella da fare quasi paura), ad una situazione grottesca come quella dei combattimenti finali inzuppati letteralmente di sangue. Bravo Quentin, mi hai dato emozioni come la prima volta che ho visto Pulp Fiction! Lo avete notato il clichè del bagagliaio? Proposta: uniamoci nella speranza che almeno il prossimo anno i maledetti Boldi e De Sica non vengano a romperci le palle con il loro film di natale... so che non c'entra niente, ma è più forte di me!
gerardo 11/12/2003 21:18:20 » Rispondi E perchè mai? Che male Vi fanno? Se non vi piacciono basta non andare a vederli. Dopotutto Parenti, Vanzina, Oldoini & Co. ripropongono le sfaccettature più comuni ed evidenti (direi più basse - o da basso ventre) della cultura e della società italiana. Cioè, stereotipi e luoghi comuni. Però sono i primi registi a cogliere le tendenze e i cambiamenti della nostra società e in questo sicuramente sono molto più onesti di Muccino (e se vogliamo, anche di Virzì). D'altronde i registi più "impegnati" in Italia non sanno fare di meglio, nè tecnicamente, nè ideologicamente. Quando in Italia ci sarà una commedia o un cinema generalmente un po' più profondo, un po' più capace e un po' meno stupido dell'attuale autoreferenziale "chiusura" attorno al proprio ombelico, allora si potrà sputare su Parenti, Vanzina, Boldi etc.. Per ora non sono peggiori di tanti altri in circolazione.
Manuela 12/12/2003 11:38:55 » Rispondi Oh yeah! Ben detto Gerardo. Io i film dei Parentivanzinaoldoini non li vado proprio a vedere, e non mi interessa se c'è gente che ci spende i soldi. Fatti loro... Condivido totalmente la tua analisi sullo stato di salute del nostro cinema...
bradipo 12/12/2003 11:59:37 » Rispondi Una volta in Italia il cinema più profondo c'era, eccome... ed è questo che mi fa arrabbiare! La tua analisi è pienamente condivisibile ma a me la stupidità e ripetitività di certe tematiche stufa più di quella (falsamente) introspettiva di Muccino & co. (che comunque non mi piace): Culi, tette, facce ridicole e situazioni farsesche sono veramente troppo dopo anni di minestra riscaldata... comunque finchè la gente riempie le sale e fa fare a questi film il record di incassi italiano annuale sarà difficile che si esca dalla penosa situazione in cui siamo.
gerardo 12/12/2003 13:29:01 » Rispondi Sì, ma non si può togliere al pubblico ( a certo pubblico) quello che vuole. Il cinema di Vanzina/Parenti/Oldoini si autoalimenta e diventa un fatto a se stante. Il guaio vero è la mancanza di un cinema di qualità che sia alternativo a quello dei sopracitati autori. Di un cinema capace di attrarre pubblico in maniera intelligente e di farlo riflettere: in Italia siamo stati maestri con la commedia legata alla quotidianità, che riusciva a cogliere e a percepire in tempo i cambiamenti e la struttura stessa della società italiana (mi riferisco a Risi, Scola, Pietrangeli, Petri, Zampa...) senza scadere nello stereotipo e nel macchiettismo. Gassman, Tognazzi, Volontè, su tutti, erano "maschere", non macchiette. Oggi al cinema Muccino, Virzì e tanti altri come loro, lungi dall'interpretare il presente nella sua complessità e molteplice articolazione, ripropongono figure stereotipate prese dalla televisione. I loro film sono delle estensioni di talkshow di successo come il Costanzo Show e Porta a Porta. La cosa che mi preoccupa di più è che in Italia quel tipo di commedia (ma se vogliamo anche di dramma più "impegnato") è incoraggiata dalla produzione e dagli organi preposti allo sviluppo del cinema nostrano: provate a leggere qualche sinossi dei soggetti finalisti del Premio Solinas e vi accorgerete che ciò che si privilegia maggiormante è proprio quella tendenza al pressapochismo o al dramma da inchiesta televisiva. Vanzina/Parenti/Oldoini di questo non sono colpevoli.
stefano76 13/12/2003 18:52:24 » Rispondi Sono d'accordo con la tua analisi, e la cosa è davvero inquietante, soprattutto per chi in qualche modo cerca di sfondare nella difficile occupazione della regia. Chi si discosta un po' da questo tipo di cinema italiano alla "Muccino" è destinato ad essere cestinato e messo da parte senza possibilità d' appello.
marco86 14/12/2003 16:13:32 » Rispondi Se Boldi e De sica raccontano la nostra società siamo messi veramente male.Comunque non mi pare proprio che il cinema italiano sia scadente:per esempio nella stagione 2002-2003sono usciti ottimi film italiani che meritano sicuramente più rispetto e più considerazione di qualla che gli italiani gli danno.
gerardo 14/12/2003 20:37:25 » Rispondi Certo, film come RESPIRO, L'ORA DI RELIGIONE, L'IMBALSAMATORE sono straordinari. Ma come dici tu stesso, non hanno avuto quella considerazione che meritavano (vedi i premi David di Donatello, tanto per farti un esempio): segno che la nostra società, in fin dei conti, vale tanto quanto i film di Boldi e De Sica...
Zarathustra.. 18/12/2003 23:43:43 » Rispondi Hai notato che molti dei riferimenti di Kill Bill sono a film di serie B (spaghetti western, yakuza movie, serie TV da canale privato,....) roba che in America è un po' tipo Vanzina in Italia! PS Oltre al clichè del bagagliaio hai notato anche quello del "cesso" presente anche questo in tutti i film di Quentin!