kowalsky 5 / 10 15/01/2007 02:02:43 » Rispondi Ben lontano dal film di Vidor del 1931 con Jackie Cooper e Wallace Beery che esaltò la storia con un realismo vigoroso, questo primo film di Zeffirelli negli Usa è un'accozzaglia di clichè strappalacrime che, fra l'altro, tende quasi sempre ad esaltare la sconfitta (anche fatale) del "vincente/perdente" (tutta la moralina dell'eroe dalla vita affettiva e privata distrutta dove l'ho già sentita questa storia?). Si salva unicamente per l'interpretazione di Voight e la presenza della sempre affascinante Dunaway.