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MEMORIE DI UN ASSASSINO regia di Joon-Ho Bong

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Thorondir     8 / 10  29/03/2022 12:49:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fuori dalle immagini della Corea del Sud della tecnologia e dell'innovazione c'è una Corea che sembra più quella del Nord, sporca, brutta, povera e cattiva. In questo retroterra sociale che sembra di un paese diverso dalla "grande Seul", la polizia appare ancora come quella dell'epoca della dittatura militare (qui il riferimento politico di Joon-ho pare evidente) e quasi grottesca nella sua goffaggine e incapacità. Ma di fronte al male che sembra emanare da questa Corea periferica e uggiosa anche il "metodo scientifico" (il detective di Seul) sembra vacillare, tanto che alla fine è la stessa violenza che diventerà modus operandi anche dell'educato ed istruito uomo della città. In questo racconto crudo, da commedia nera quando non da vero e proprio film grottesco, si innesta una trama poliziesca che dalla seconda metà inizia a crescere in forza ed intensità, con i personaggi che progressivamente perdono la loro aura "coeniana" e demenziale per diventare strumenti schiacciati da un più brutale meccanismo del male. Il finale è tragico, quasi fatalista, ma allo stesso tempo potentissimo e capace di lanciare un messaggio diretto allo spettatore: noi siamo parte di quel meccanismo, noi e le nostre facce ordinarie.