Mpo1 8½ / 10 23/12/2006 00:27:45 » Rispondi Un film da vedere. I soliti bigotti, moralisti e sessualmente repressi sono disturbati dalle scene di nudo e di sesso, ma dovrebbero invece rivolgere i loro strali altrove. A me danno fastidio i film pieni di violenza gratuita, crudeltà e scene raccapriccianti, non certo il sesso esplicito. Anzi, trovo ridicola questa distinzione netta che si fa tra pornografia e cinema cosiddetto "normale". Non si capisce perché non si possa mostrare del sesso vero; pochi film lo hanno fatto, dal capolavoro "L'Impero dei sensi" a "Romance" , "Intimacy" e il recente "Shortbus". In "Ken Park" il momento più esplicito è quello della scena di autoerotismo, forse la prima reale in un film non-pornografico. Comunque il film non è solo questo: è anche il ritratto di un gruppo di genitori e figli. E in realtà non è il comportamento dei figli che dovrebbe scioccare, ma quello dei genitori; il peggiore di tutti è il padre della ragazza, un bigotto sessuofobo, ossessionato dalla religione. Questo film è coraggioso anche perché non vuole essere buonista e rassicurante, ma vuole mostrare il vuoto dell'esistenza e l'infelicità delle persone.
Per esempio lo stesso Ken Park, che si uccide all'inizio del film e riappare alla fine in un flashback. E il finale è molto significativo: la fidanzata incinta gli chiede: "Non avresti mica voluto che tua madre avesse abortito?" e dalla sua espressione (e da ciò che sappiamo) possiamo facilmente intuire la sua risposta...