vito corleone 9½ / 10 14/07/2008 19:01:29 » Rispondi Sta crescendo sempre più il talento dello sbalorditivo Cristopher Nolan, che già con Batman Begins era riuscito a sopprimere i film concorrenti che avevano come soggetto il supereroe, superando addirittura il gotico Tim Burton che usufruì nel cast di quel meraviglioso attore che è Jack Nicholson. L'innovativo e originale regista stavolta sorprende il pubblico con una trasposizione cinematografica impeccabile del romanzo omonimo non ancora tradotto e distribuito in Italia di Cristopher Priest. Nolan prende solo un paio di parti del romanzo, le più interessanti. Si serve delle ottime prestazioni di Micheal Caine, Christian Bale (che avevano già lavorato col regista insieme in Batman Begins) e di Hugh Jackman (protagonista della saga degli X-men, di Codice Swordfish, Van Helsing e Kate & Leopold). Nolan rielabora, come ho già detto, la sceneggiatura, incentrando la pellicola sulla iniziale amicizia dei due illusionisti che poi si trasformerà in un rapporto di invidia, gelosia, vendetta, ammirazione, ossessione e continua competizione. Pare che il romanzo si mantenga più neutrale del film, che nonostante evidenzi comunque il comportamento freddo, egoistico e a volte cattivo dei due protagonisti, fa pendere la bilancia in favore di Borden (Christian Bale), delineando Angier (Hugh Jackman) con dei tratti più malvagi. Per non togliervi il gusto di questo thriller condito con sprazzi di fantascienza, ma fondato su studi teorici realmente affrontati da Tesla (un eccentrico David Bowie), scriverò i dettagli nello spoiler.
Il numero più grande, su cui inizia la vera competizione è quello del "Trasporto umano". Nei vari flashback si vede Angier che paga Tesla per farsi costruire una macchina capace di teletrasportare i corpi. Nell'avvenimento del sequestro di persona si capisce che già Borden era a conoscenza delle ricerche dello scienziato. Quello che non resta del tutto chiaro è se il gemello di Borden sia veramente consanguineo o solo un clone integrato come un fratello per lo show; e se negli spettacoli Angier cambiasse corpo continuamente morendo come originale e riapparendo come clone o se istruisse i cloni sull'andamento dello spettacolo non rivelandogli, però, la fine alla quale li destinava di volta in volta.
La mia interpretazione personale è rivolta verso la seconda ipotesi di entrambi i personaggi, ma nonostante la maestria con cui il regista crea l'intreccio, penso che nessuno, che non abbia letto il libro possa dare con certezza una risposta, sulle sole basi della sceneggiatura di Nolan.
Simmetria84 22/07/2008 17:48:16 » Rispondi Nolan non ha superato nessun Tim Burton...non è una gara con le macchine... Nolan ha dato una visione diversa da quella di burton, ma non sono confrontabili. Sono 2 pensieri diversi, due epoche diverse...tecnologie e mode diverse...i fini dell'opera sono diversi...
vito corleone 24/07/2008 14:27:31 » Rispondi E' normale che ci siano differenze minime,altrimenti sarebbe stata una copia.Certo gli anni in cui sono state girate le 2 pellicole sono diversi (seppure non siano troppi di differenza) e forse le tecnologie,come le chiami tu,atte a riprese e ad effetti speciali sono ovviamente piu' evolute nelle opere piu' recenti (ma considero sempre poco questo componente nel mio giudizio),ma i punti chiavi del film,come il genere (quello dei supereroi),il soggetto (Batman) e la scenografia gotica tipica di Tim,sono luoghi comuni con il Batman di Nolan,che ribadisco ha superato,almeno in quel film,il regista de "Il mistero di sleepy hollow". Comunque questa pagina è dedicata a "the Prestige",pertanto mi sembra scorretto intervenire su altri film. Il mio era solo un elogio iniziale all'innovativo regista,che non voleva criticare nessuno.
peter-ray 22/08/2008 17:41:27 » Rispondi Visto che hai risposto al mio commento faccio lo stesso.
"...se negli spettacoli Angier cambiasse corpo continuamente morendo come originale e riapparendo come clone o se istruisse i cloni sull'andamento dello spettacolo non rivelandogli, però, la fine alla quale li destinava di volta in volta"
Se è vero che il primo che la prima volta che Angier prova la macchina essa invece di teletrasportare il suo corpo crea un clone a distanza, la spiegazione di come faccia ad eseguire lo spettacolo rimarrebbe senza risponta, perchè vorrebbe dire che la prima volta che esegue il numero lui stesso muore direttamente nella vasca.
La mia teoria scritta nel mio messaggio era che Lui si teletrasportasse dall'altra parte e nella posizione originale veniva creato il clone. Così tutto avrebbe più senso ma poi non si spiega lascena in cui lui ammazza se stesso con la pistola.
Dovremmo quindi pensare che il "clone" in quanto tale nasce esattamente uguale e cosciente come l'originale in tutto e per tutto, compresi i ricordi.
In questa maniera tornerebbe valida la mia Teroia.!! Ovvero che erano sempre i cloni a morire.
Credo che comunque sia usare quella macchina per Angier equivalesse in qualche maniere sentirsi morire e rinascere ogni volta....
"agghiacciante"
Sto film è da manicomio è per questo che merita 10.
Ipotizzando la tesi che Angier educasse i cloni prima dello spettacolo per poi ucciderli a tradimento... come poteva essere possible fare quiesto visto che il clone veniva generato di voltra in volta ad ogni spettacolo direttamente in scena?.
Le cose sono due. Se è l'originale a teletrasportarsi, vuol dire che il clone muore affogato tutte le volte ancor prima di rendersi conto di cosa succede.
Se è l'originale a morire tutte le volte, quindi è il clone che viene generato e teletrasportato a distanza, la musica non cambia.
I due Angier non sono mai vissuti contemporaneamente per più di 3 minuti, ovvero il tempo di morire nella vasca.
Quindi la tesi cade.
Perdona le dislessie varie e la pessima ortografia.
DAl momneto in cui penso di non aver dato neanche io una risposta del tutto valida,
peter-ray scrive:<<La mia teoria scritta nel mio messaggio era che Lui si teletrasportasse dall'altra parte e nella posizione originale veniva creato il clone...Dovremmo quindi pensare che il "clone" in quanto tale nasce esattamente uguale e cosciente come l'originale in tutto e per tutto, compresi i ricordi.>>
Come ti ho detto il film l'ho visto un po' di tempo fa,quindi spero capirai,se non ricordo alla perfezione un cosi' sofisticato intreccio,comunque la tua teoria è valida e spiegherebbe anche il tuo dubbio sul "no aspetta!" dell'originale (che capisce di essere teletrasportato),ucciso dal clone che sa gia' tutto,anche riguardo alla "precauzione" e per instinto di sopravvivenza spara per primo.
Per metterci la mano sul fuoco bisognerebbe leggere il romanzo che ho nominato nel commento,ma i dettagli lasciati a piu' libere interpretazioni (che renderebbero comunque verosimile il film di Christopher) riguardo a sfumature,anziche' a momenti importanti della sceneggiatura sono dettagli. Non ho dato 10 proprio per i dubbi,ma il 9 e mezzo è tutto per la recitazione,la regia e la tecnica cinematografica del nuovo talento che apprezzo sempre di piu'.