THE PRESTIGE regia di Christopher Nolan

K.S.T.D.E.D.     9 / 10  01/01/2007 15:04:09 » Rispondi
Che sorpresa questo “The Prestige”; non saprei da dove iniziare per commentarlo.
Forse dalla narrazione totalmente non cronologica della storia, a cui Nolan ci aveva già abituati in “Memento”; se in quet’ultimo, però, si tratta di una “semplice”(semplice tra virgolette) costruzione a ritroso, in questo caso le voci narranti dei protagonisti si riferiscono a periodi della storia sistematicamente diversi (stupenda la trovata dei diari) che tendono a disorientare lo spettatore senza mai, cosa estremamente importante, minare la comprensibilità e la scorrevolezza della pellicola.
Forse dall’ossessione che insegue la dedizione, non solo per mera vendetta ma anche per cercare di carpire quei segreti che a causa della propria natura non riuscirà mai a comprendere, o dalla dedizione che insegue l’ossessione.. questa volta si, per mera vendetta; proprio il confronto di questi due elementi è l’aspetto fondamentale, il fulcro di tutto quanto accade, dalle prime alle ultime sequenze.. confronto che, quindi, contrappone la totale passione, finanche all’abnegazione, verso l’illusionismo, quello vero, alla cieca ossessione di stupire che sconfina in campi che con l’illusionismo, quello vero, non hanno niente a che vedere.
Oppure è il caso di sottolineare l’ambientazione, il periodo storico, che più azzeccati non potevano essere, o la prova degli attori, C. Bale su tutti o, ancora, quanto la regia sia in grado di trasmettere e di emozionare per l’intera durata (SPOILER la scena della morte di Julia ne è un esempio.. quel rumore sordo del martello che batte su un vetro che non accenna a frantumarsi ed un silenzio gelido in sottofondo, rende la sequenza a dir poco agghiacciante)..

..o forse è meglio non star lì a dire troppe cose, e, semplicemente, ricordare l'ultima frase pronunciata da Borden che oltre ad essere di forte impatto, si carica di un forte significato racchiudendo in sé gran parte del film:

”Guarda con molta attenzione.. ABRACADABRA!”.