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DOPO IL MATRIMONIO regia di Susanne Bier

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7½ / 10  08/05/2007 14:17:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Occhi ,dita,labbra,volti…la telecamera di Susanne Bier indugia su questi particolari fisici cercando di scavare nelle profondita’ dell’animo umano,nei segreti celati dietro uno sguardo allarmato,una bocca arricciata,delle dita che si muovono nervose.Cosa nascondono i protagonisti di questo melodramma?chi sono realmente?quali sono le loro intenzioni?Strutturato quasi come un thriller,”Dopo il matrimonio” è un film sull’amore,sulla famiglia e sull’importanza della verita’ e soprattutto sull’utilizzo delle parole ,creatrici di destini e di eventi,foriere di piaceri o di inenarrabili dolori.
La regista danese si conferma un’ottima autrice riuscendo a creare un micromondo idilliaco in cui l’inserimento,voluto in maniera inizialmente inspiegabile,di una variabile impazzita di nome Jacob,sara’ portatrice di destabilizzazione ed in seguito di riforma.
La Bier si destreggia con abilita’, riuscendo a coinvolgere nonostante qualche lungaggine di troppo e qualche scena strappalacrime francamente evitabile,il suo lavoro è impreziosito da un cast in gran forma che ha la sua punta di diamante nel personaggio di Jorgen,un eccellente Rolf Lasgaard.
Il finale gia’ a meta’ pellicola è piuttosto prevedibile,inoltre qualche insista ed inequivocabile inquadratura, per la verita’ un pochino gratuita, riguardante una carcassa di volpe e delle foglie marce mette banalmente in guardia lo spettatore che qualcosa di drammatico si cela nella vita dei personaggi e sta inesorabilmente prendendo forma.
Un buon prodotto realizzato dalla Zentropa di Von Trier che si avvale alla sceneggiatura di Anders T. Jensen,l’acclamato regista de “Le mele di Adamo”,bella la colonna sonora tra cui spiccano i malinconici islandesi Sigur Ros.