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1997 FUGA DA NEW YORK regia di John Carpenter

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Invia una mail all'autore del commento emmepi8     8 / 10  20/01/2007 16:27:50 » Rispondi
Be' dopo le promettenti prove dei due films precedenti, qui abbiamo la grande conferma del regista, che inaugura un genere da cui hanno attinto moltissimi. Un'ipotesi di un futuro (oggi futuro!!?? 1997), che ci porta anche in anticipo di anni (anche da quello diretto del titolo) dal fatto reale che ci ha azzerato nel 2001 con l'assalto alle 2 Torri. A parte la realtà dell'oggi, guardando il film dal punto di vista stilistico è un film ancora oggi valido e non sembrano trascorsi 26 anni, tutto questo sta a dimostrare che il buon cinema non invecchia, ma che anzi migliora con gli anni. Un'ambientazione postmoderna che, ripeto, ha fatto scuola in maniera anche sfacciata, nel senso che diversi hanno copiato di sana pianta, con piccole varianti. Unico neo del film è al scelta del protagonista, che rimane anonimo, mezzo nascosto un po' dalla benda e un po' dalla sua anonima personalità, e forse è stata la scintilla mancante a tutta l'operazione. I riferimenti alla attualià, non solo del momento, colpiscono in pieno, vedi il comportamento del Presidente!!
Una regia avveniristica, un autore che da sempre a giocato con un cinema indipendente, pagando anche le conseguenze di una distribuzione limitata e negandosi molto spesso a cast stellari, ma tutto questo lo ha reso visibile come autore americano, che spesso è stato molto più apprezzato in Europa
Donald Pleasance: Nel ruolo mellifluo del presidente, un attore che spesso ha giocato con il ruolo del vigliacchetto, che anche fisicamente gli si prestava bene. Lo abbiamo conosciuto bene anche nel nostro cinema in film di serie B
Lee Van Cleefe: Un tardo ripescaggio americano, solo da parte di un autore indipendente, questo attore che deve moltissimo al Western all'Italiana
Erneste Borgnine: Un caratterista e protagonista anomalo, che basta guardarlo in faccia per riconoscerlop in decine di films, qui in un ruolo appropriato
Kurt Russell:t ruolo in cui non si riconosce moltissimo, o almeno lo si individua come faccia, ma solo di fisico, ma d'altra parte non è un grande attore e va bene se adoperato con parti di contorno e non da protagonista