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NON SI DEVE PROFANARE IL SONNO DEI MORTI regia di Jorge Grau

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statididiso     9 / 10  15/11/2007 14:06:10Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
film italo-spagnolo, girato un pò ovunque (pensate che la scena della cripta, girata per lo più nel cimitero di Attersage, dove c'è la tomba di Little John, l'amico di Robin Hood, fu terminata a Cinecittà perché la troupe fu costretta a lasciare il posto, dopo essere stata accusata dalla stampa inglese di averlo "profanato"). la sceneggiatura, scritta a quattro mani da Juan Cobos, Sandro Continenza, Marcello Coscia e Miguel Rubio, ricalca quella de "La Notte dei Morti Viventi", tanto che c'è chi ha definito questo film una sorta di remake o di sequel del capolavoro romeriano (il produttore, Edmondo Amati, era così entrato in fissa per il film di Romero che, addirittura, la prima volta che contattò Grau, arrivò a proporgli di modificare la sceneggiatura del film sul quale stava lavorando in quel momento, "Ceremonia sangrienta"). le musiche, curate da Giuliano Sorgini (famoso per aver composto la colonna sonara culto del film "La bestia in calore"), fanno tutt'uno con i versi degli zombi. De Rossi agli effetti speciali è una garanzia: gli zombi di Giannetto hanno gli occhi rossi come quelli più recenti di Boyle ed è davvero ben realizzata la scena in cui ad una centralinista viene asportato il seno da uno zombi. suggestiva la fotografia (l'ambientazione è un fattore da tenere in considerazione quando si decide di realizzare uno zombie movie). la recitazione, tutto sommato, è buona (tra l'altro, non è così fondamentale in un horror), soprattutto quella di Fernando Hilbeck, che interpreta il personaggio di Guthrie (eh, si... uno zombi, sembra strano a dirsi). il film può essere bollato come un "zombie movie ecologista" per la denuncia che contiene nei confronti dei vari tipi di inquinamento atmosferico, a cominciare da quello acustico (gli zombi vengono risvegliati da una macchina antiparassitaria ad ultrasuoni in grado di far "impazzire" tutti i sistemi nervosi elementari; è per questo che i morti viventi tendono le mani verso il collo delle loro vittime per strangolarle - cioè, rispondendo ai due commenti che mi precedono, l'atto è stato scelto dal regista per esprimere la violenza generata dall'impazzimento, e devono essere bruciati, anziché colpiti alla testa). il finale è tutto da gustare. L

voto: 9