kowalsky 8 / 10 27/08/2007 20:43:05 » Rispondi Impagabile, strasbordante, eccessivo: il Cioni Mario di "Onda libera" che scandalizzava i bempensanti dell'etere in una Rai parruccona ma capace all'epoca di simili exploit è diventato un film assolutamente unico nel suo genere, demenziale e persino poetico in tutta la sua esaltante amarezza (c'è amarezza anche in questo). Benigni dipinge una figura per metà forzatamente ideologica per l'altra schiava dei propri complessi. Irresistibile e (volutamente) inguardabile la Valli nel ruolo della madre opprimente