caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA SOTTILE LINEA ROSSA regia di Terrence Malick

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
JoJo     10 / 10  03/08/2004 00:25:18Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La guerra vista con gli occhi di un soldato. Letteralmente. Malick, che di film ne fa uno ogni morte di papa, dimostra il proprio talento, la propria spaventosa capacita' di far entrare lo spettatore nella testa del soldato, tanto da farlo sentire anch'egli in prima linea, una volta giunti finalmente a quel fronte che sembra non arrivare mai. Questa e' la grandiosa capacita' di questo film: proietta dentro l'azione lo spettatore, senza dare giudizi, senza stereotipi, senza patetismi. Non viene spiattellato di comodo il tema della guerra che e' brutta perche' ci sono brutte scene di violenza (non bastano un po' di cadaveri crivellati per fare un buon film antimilitarista, vero Steven?) ma si va molto piu' in profondita', scavando nella psiche del soldato, che mentre e' al fronte pensa costantemente a casa, che durante l'azione si distrae per vedere le meraviglie della natura (azzeccatissima la scelta di ambientare l'azione nel teatro piu' che lussureggiante della battaglia di Guadalcanal), che diventa insensibile ad ogni violenza. Un soldato che umilia il vinto, uccide il prigioniero, ma che si rende conto che l'uomo dall'altra parte e' ESATTAMENTE come lui (vero Steven?). In questo film non ci sono le figure classiche dei vari fanatici che si sentono investiti dalla Patria o da Dio di una sacra missione (vero Steven?), ma solo degli uomini (e tanti, troppi ragazzi) che prima dello scontro, ed anche durante, sono letteralmente terrorizzati (sensazione resa in maniera strabiliante dal regista) dalla piu' che umana paura di morire. Malick riesce a far comprendere, quando non a far provare, le emozioni dei fanti di Guadalcanal, e per questo e' riuscito a fare uno dei migliori film antimilitaristi della storia, forse superiore addirittura a Full Metal Jacket: la mirabile architettura di Kubrick, assolutamente affascinante a livello cerebrale, si trova difatti in questo caso di fronte ad un film che, oltre ad essere ottimo (sebbene inferiore) da quel punto di vista, ha una grandissima potenza emotiva.
Solamente il fatto che questo lavoro di Malick sia paragonabile a quello del piu' grande regista di ogni tempo, comunque, e' sufficiente a far capire che ci si trova davanti ad un Capolavoro Assoluto.

P.S.: nell'intero film non compare mai, nemmeno per sbaglio, una bandiera; ne' giapponese, ne statunitense: al fronte non esistono ne' buoni ne' cattivi, ma solo uomini contro altri uomini.
Invia una mail all'autore del commento kowalsky  11/02/2005 11:26:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ragazzo che film, lascia letteralmente senza fiato, condivido ogni cosa... Mi fa impressione vedere Caviezel così , prima della trasformazione medianica del discusso Cristo di Gibson
JoJoSan  15/02/2005 23:47:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Verissmo: Caviezel è ASSOLUTAMENTE irriconoscibile. Poi in questo film si esalta e viene esaltato, visto che non deve fare semplicemente il quarto di bue.
dedalo1267  07/08/2006 03:01:57Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
la bandiera compare eccome se compare.