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LA SOTTILE LINEA ROSSA regia di Terrence Malick

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BlackNight90     7½ / 10  21/07/2010 20:33:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Trovo che di buono in questo film ci sia quel senso di quasi atarassia che trasmette nelle sue immagini di una natura in tutto il suo splendore, nei silenzi della contemplazione, dell’attesa del nemico e del proprio destino, tra il lieve agitarsi dell’erba mossa dal vento: una sensazione, un bisogno che probabilmente molti soldati hanno per difendersi dalla pazzia, per non oltrepassare la linea rossa dalla quale non si ritorna più, e che non solo i soldati dovrebbero trovare.
A mio parere il film riesce a trasmettere a tratti, grazie alla regia di Malick, questa quiete, questo abbandono che ti proietta dritto in un angolino della Terra in cui è possibile trovarsi in pace con se stessi e con la natura, nonostante all’esterno la guerra compia il suo massacro.
Ma appena la voce fuori campo incomincia a parlare, l’incantesimo sparisce in modo così inopportuno che viene voglie di zittirla. Sono domande poste così, per accumulazione ma senza la giusta profondità o originalità. Certo non è sempre necessario dare delle risposte, i film migliori sono quelli in cui le domande sono poste nel modo più affascinante, ma non c'è bisogno di fare presunta filosofia per destare certe emozioni.
C'è un quadro molto famoso di Gauguin (Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo?) dipinto a Tahiti, isola sicuramente splendida come la Guadalcanal per la quale si combatte, che associo a questo film. Anche se non c'è la guerra di mezzo, sono due bei tentativi di interrogarsi sul mistero tragico della vita, il primo più riuscito del secondo perché ovviamente molto più personale e sincero.
Il personaggio di Nick Nolte è decisamente il più interessante di tutti, ma non si capisce poi a che pro chiamare così tante stelle per questo film. Splendida davvero la fotografia del film, buona la regia di Malick che per me comunque non è il messia che tutti vogliono far credere.
Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  04/09/2010 14:34:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sono d'accordissimo. La sottile linea rossa sarà anche un prodotto molto valido, però a me ha solo annoiato e non lo considero affatto un film filosofico, almeno non come tutti credono. Si tratta di filosofia spicciola e non realmente profonda... è originale che ci si interroghi sul perché della guerra, ma non solo le risposte non si trovano, ma si tratta in fondo di domande retoriche, quasi banali nella loro presunta profondità.
I veri film di guerra sono FMJ, Apocalypse Now, Orizzonti di Gloria... che poi sia meglio di Salvate il soldato Ryan, beh, mi sembra abbastanza giusto, quello era patriottismo anche noioso. Solo il quarto d'ora iniziale valeva a mio avviso...
BlackNight90  04/09/2010 17:44:54Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tra quelli abbastanza sopravvalutati metto anche Platoon, a quelli che citi aggungici Il cacciatore e la lista del film di guerra del cinema americano che hanno ancora qualcosa sa dire è completa
dovrei vedere anche Redacted di De Palma, di cui ho letto opinioni molto positive comunque.
Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  04/09/2010 19:06:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Redacted non l'ho ancora visto, dovrei piuttosto vedere - è già pronto - "Il grande uno rosso" di Fuller.
Ah, e "Lettere da Iwo Jima" di Eastwood.
Il cacciatore lo ritengo un capolavoro, anche se per me non è un film di guerra al 100%, lo ritengo maggiormente un film sull'amicizia e sull'America. Un vero capolavoro.
Platoon anche è molto sopravvalutato, sì. Non è malaccio, però non è 'sto capolavoro che molti dicono.
BlackNight90  05/09/2010 03:18:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Proprio perché non è solo un film di guerra trovo che sia un film che ha ancora oggi e sempre avrà qualcosa da dire, a differenza del cinema americano classico di guerra, di cui non sono affatto un esperto sia chiaro ma che mi dà proprio quest'idea di poca longevità. non parlo cmq di Fuller che solo per Il corridoio della paura merita un posto d'onore tra i più grandi.
Invia una mail all'autore del commento Steppenwolf  05/09/2010 10:03:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sì, Il corridoio della paura(l'unico che ho visto finora, purtroppo...)è un vero e proprio capolavoro.
Apocalypse Now e FMJ sono in assoluto i migliori imho e anche loro sono dei film che si elevano al di là del genere per indagare l'animo umano, anche se in ambiti differenti(evito di divagare qui, altrimenti sarebbe un discorso lungo).
Il cacciatore in questo senso anche è un film al di là del genere e lo ritengo un capolavoro, anche se continuo a preferirgli gli altri due.
Tra l'altro mi dicono che I cancelli del cielo di Cimino sia un altro capolavoro, ancora devo vederlo...
Cmq nemmeno a me i film di guerra piacciono, però quando un film è un capolavoro va al di là del genere perché tratta tematiche universali.
Prendiamo quella ****** pazzesca - con rispetto parlando - di Salvate il Soldato Ryan: bellissima introduzione, un ritratto realistico della guerra, e poi mi cade in una noiosissima propaganda patriottistica. La sottile linea rossa è decisamente meglio in questo seno, anche se lo vedo molto più pretenzioso e retorico di quanto molti possono immaginare. Poi è chiaro che sono le mie opinioni.
Se dovessi scegliere un solo film di guerra, per quanto possa apparire lontano dal genere, per me Apocalypse Now è il migliore.
Questo premesso che mi mancano alcuni famosissimi film del genere: Redacted, Lettere da IJ, La grande guerra(altra grave mancanza), Il grande uno rosso...
BlackNight90  05/09/2010 17:27:34Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Eh già sono d'accordo su tutto, anche sul soldato Ryan.
non ho visto i Cancelli del cielo, neanche Lettere da IJ (il suo corrispettivo Flags of our fathers sì ma non mi è piaciuto)...in effetti è incredibile quanti film interessanti ci sono da vedere, uno pensa di averne visti tanti ma quelli che mancano sono come minimo il triplo!
Ciao!