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PARADISO + INFERNO regia di Neil Armfield

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williamdollace     7 / 10  08/04/2009 23:53:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Staffilata sociale senza ripieghi infilata a stanTUFFO nella morale borghese dell’english reality genitoriale e immobiliare, il sesso è connaturato saldamente ai soli corpi che ancora sentono ma per poco e poi ovattati galleggiano e questa è una scalata al contrario nel sudario delle emozioni che non chiede che una frontiera da Ovestdose di polvere bruciata da cucchiaino e circo sballato, la frontiera di un bisogno a gironi candy candy tappezzata su muri isterici, una storia che va e che viene bucata dalle asperità delle curve a gomito, una giostra da vomito, un sogno blister dorato una furia isterica di pere sotto traccia in vena veritas con scimmia sconnessa interna che fa scintille e heath con quella faccia incredibile che muove il mondo con lo sguardo e cancella i segni sul muro con la candeggina ma i segni sono indelebili e spontanei e l’inferno apre le sue danze fra i reparti degli ospedali e le fughe liriche nervose e le riabilitazioni morfologiche da genitori €/arrosto e pollo la Domenica a pranzo e non hai trovato il lavoro?
Perdersi per non dimenticarsi. Allontanarsi per salvarsi. Poesia per lacci emostatici in sogni a vernice che finiscono in metadone sfrenato di coppia questi fiori colorati in metadose che marciscono separati perchè il tubetto del collante dell’autodistruzione ci dispiace è finito ma almeno le lacrime sono vere e gli abbandoni suonano un lento adagio dosato col megafono delle sirene, un cantico sostanziale dei perdenti e degli amanti e dei vivi ancora e nonostante c’è sempre una fine prima o poi, imposta dal riff del caso o dall’as/solo del caos.