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GOCCE D'ACQUA SU PIETRE ROVENTI regia di François ozon

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  15/12/2010 10:24:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Storia di evidente impostazione teatrale completamente girata in interni,adattata per il grande schermo da François Ozon e tratta uno scritto giovanile del celebre regista tedesco Rainer W. Fassbinder.Costruita sulle dinamiche di una relazione sentimentale tra un uomo d'affari cinquantenne ed un innocente ragazzo, narra del maturo Lepold che con grande sottigliezza dapprima seduce la sua vittima, poi ,dopo averla assoggettata, la utilizza come prova tangibile del suo potere dispotico,convertendola in una creatura devota e sottomessa.L'innamorato Franz accetta di buon grado la situazione limite,fino a quando nella sua vita rispunterà l'ex fidanzata Anna.A rendere ancor più intricata la situazione sarà la comparsa di un vecchio compagno del padrone di casa, trasformatosi in donna proprio per assecondare le volontà di quell'amore che non può dimenticare.
L'ago della bilancia è Leopold,è sempre lui ad accentrare su di sé le varie attenzioni,assumendo così l'incarico di orientare rapporti totalizzanti e unilaterali in soddisfazione del suo incontrollato ego.Lo sguardo dell'autore è disincantato, sembrerebbe voler rimarcare come l'amore non corrisposto sia deleterio per la dignità umana,deprezzata da una subordinazione innescata da un autolesionistico desiderio di compiacere in ogni modo l'amato.
Bernard Giraudeau è di una bravura inarrivabile,mentre Ludivine Sagnier si mostra senza veli con sorprendente naturalezza,denotando talento oltre ad un corpo a dir poco desiderabile.
Pessimista e piuttosto surreale fatica a scatenare empatia,la mano di Ozon non si discute,anche l'intenzione è degna di plauso,ma il racconto è fin troppo alienato per poter generare qualcosa che vada oltre una discreta curiosità.